VARESE, 4 ottobre 2019-Il progresso tecnologico degli ultimi anni sta rendendo le aziende sempre più innovative e aperte a nuove soluzioni. Nonostante questa evoluzione, molti lavoratori sono ancora esposti a carichi di lavoro fisico.
Una soluzione possono essere gli esoscheletri industriali, ad oggi testati in molte aziende al fine di migliorare l’ergonomia del posto di lavoro e di ridurre il carico fisico.
In che modo, quindi, l’utilizzo degli esoscheletri cambierà le scale di valutazione del rischio biomeccanico? Ovvero, quanto ridurranno la fatica dei lavoratori?
Questa è la domanda di partenza del progetto ESO-EAWS, iniziato nella prima metà del 2019 e in fase di svolgimento, nato dalla collaborazione Fondazione Ergo – IUVO e con il supporto tecnico – scientifico del Politecnico di Torino e dell’Università di Bologna.
Si sta concludendo ora la prima fase di analisi in laboratorio su MATE, esoscheletro passivo per gli arti superiori, grazie a cui sarà possibile studiare i singoli impatti sul sistema di valutazione del rischio ergonomico EAWS (Ergonomic Assessment Work-Sheet).