VARESE, 5 ottobre 2019- di GIANNI BERALDO-
«Non vogliamo certamente sostituirci a compiti di questo tipo per i quali dovrebbero attivarsi i privati o vari rappresentanti istituzionali, lo facciamo semplicemente per senso civico e per il bene della nostra bella cittá, che dovrebbe riguardare tutti noi cittadini».
Cosí il vulcanico scrittore e opinionista Mauro Della Porta Raffo descrive la semplice essenza dell’iniziativa che questa mattina ha visto all’opera Dina Vanolo e Manuele Mariani, nel tentativo di ripulire almeno una parte delle imbrattature che ricoprono la superficie di marmo di alcuni edifici situati nella centralissima via Moro.
Scritte di ogni tipo e colore che hanno quasi preso il sopravvento rispetto al colore naturale del marmo, con tutte quelle belle striature di roccia naturale che vanno a confondersi in modo obbrobrioso con tutte quelle frasi o sigle che suggellanno-secondo alcuni- questa sorta di improvvisata street art, secondo altri (la maggioranza) invece rovinano semplicemente belle facciate di palazzi storici spesso difficilmente recuperabili.
Ecco allora i ”pulitori” improvvisati armati semplicemente di detersivi idonei a cancellare la vernice spray utilizzando spazzole che non rovinino il marmo.
Esempio civico importante che dovrebbe fare proseliti. Come ad esempio accaduto in piú di una occasione a Milano e poche altre cittá d’Italia dove i cittadini hanno pensato al bene comune senza attendere le istituzioni.
«in gran parte degli Stati Uniti questi atteggiamenti, queste attivitá spontanee sono la regola quindi non vedo perché non si possano adottare anche qui a Varese», aggiunge Raffo che persevera nella sua campagna nell’infondere quel senso di civiltá e bene comune da tutelare, che pare proprio non attecchire in questa societá dove menefreghismo e assistenzialismo é quasi diventata la regola.
Ricordiamo che questa non é la prima iniziativa di questo tipo messa in atto da Raffo e Mariani, basti ricordare ad esempio la sistemazione delle aiuole nella Piazzetta San Giuseppe ripristinandone il terriccio e piantando delle belle piantine (curate anche oggi).
«ho deciso di ”adottare”, provvedendo personalmente alle spese, una piccola parte della cittá la quale, quella piú degradata o poco curata a livello estetico», conclude Raffo in grado sempre di sorpredendere con le sue iniziativa spesso fuori dal comune ma decisamente efficaci a livello pratico.