VARESE, 12 ottobre 2019- «Un cantiere in ritardo di parecchi mesi, che peserà sui cittadini costretti a vivere i disagi della mancata apertura del parcheggio di via Sempione. Questo è lo stile della sinistra che amministra la città di Varese: si impossessa dei progetti che avevamo lasciato noi, li peggiora e non riesce nemmeno a finirli in tempo».
Così Emanuele Monti, Consigliere regionale della Lega, protagonista di un sopralluogo al cantiere del parcheggio di via Sempione, questa mattina, insieme al Coordinatore cittadino della Lega Giovani di Varese Alberto Nicora.
«Il parcheggio doveva essere ultimato, secondo i termini previsti, come campeggia ancora nella scheda fuori dal cantiere, entro il 9 maggio 2019 – spiega Monti – siamo a metà ottobre e quindi non si tratta di un ritardo minimo, ma di un grave disservizio nei confronti dei cittadini».
Il Capogruppo della Lega in Consiglio comunale Fabio Binelli depositerà in questi giorni un’interrogazione alla Giunta per chiedere conto della situazione legata ai ritardi nella costruzione del multipiano.
«Il Presidente di Avt Franco Taddei ha dichiarato che il ritardo nel completamento dei lavori del parcheggio sia da mettere in relazione all’apertura del parcheggio voluta dalla Giunta nel mezzo della fase di cantiere, nel periodo compreso tra il 15 dicembre 2018 e il 14 gennaio 2019 – spiega Binelli – un’apertura essenzialmente estemporanea e propagandistica. Ora vogliamo sapere se il Sindaco ritenga corrette o meno le dichiarazioni di Taddei. E in questo caso se il rapporto di fiducia con il Presidente di Avt sia da ritenersi esaurito».In ogni caso, il Sindaco Galimberti deve riferire sul grave ritardo nell’ultimazione dei lavori – prosegue Binelli – se il cantiere venisse chiuso a fine anno, l’aumento dei tempi sarebbe del 50 per cento. E quindi riteniamo giusto sapere quanto sia costata alla cittadinanza la decisione di aprire il parcheggio lo scorso inverno e quanto costeranno questi ritardi”.
“È importante sapere poi se il ritardo di oltre sette mesi rispetto alla scadenza contrattualmente prevista non ingeneri gravi effetti sulla capacità di Avt di restituzione del prestito comunale in quanto nel piano finanziario originario, Avt avrebbe dovuto versare solo 3 rate durante la fase di cantiere (priva di incassi), mentre il prolungamento di oltre un semestre del periodo privo di incassi comporta la creazione di un buco di 179.026,17 euro nel piano finanziario di Avt” specifica Binelli nell’interrogazione.
E infine, «se l’amministrazione comunale abbia valutato l’impatto negativo sulle attività commerciali, produttive e di servizi del centro storico derivante dalla ridotta accessibilità al centro storico che ha causato il protrarsi della fase di cantiere in via Sempione a seguito dell’iniziativa propagandistica assunta a scapito dell’attività del cantiere di via Sempione” conclude il Capogruppo.