MILANO, 18 ottobre 2019-giovedì 24 ottobre il Centro Apice – Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale dell’Università degli Studi di Milano, apre i suoi archivi per svelare ai visitatori i suoi tesori fotografici. L’evento, dal titolo “Il Ritratto nei fondi di Apice”, si svolge nell’ambito della manifestazione “Archivi aperti. Memoria e oblio – Generare, conservare, condividere la fotografia oggi” in corso a Milano dal 18 al 27 ottobre 2019. Sarà possibile una visita gratuita di Apice, in via Noto 6, dalle ore 10 alle 12:30, previa prenotazione tramite email all’indirizzo apice.biblioteca@unimi.it.
La visita del 24 ottobre al Centro Apice verterà sul confronto tra i ritratti e la loro funzione in diversi nuclei fotografici degli archivi custoditi ad Apice. In particolare si partirà con i ritratti della Famiglia Calvi dell’Italia post-unitaria (Fondo Calvi), per proseguire con quelli del Fondo Carpi di inizio Novecento, a cui seguiranno i ritratti dei marionettisti Colla (Archivio Teatro Colla) per concludere con quelli degli ultimi decenni del Novecento del Fondo Vigevani (composto dagli archivi dell’editore Alberto Vigevani e da quello fotografico di Paolo Vigevani, recentemente acquisito e a cui sarà dedicata la mostra “Lettori per caso” alla Kasa dei Libri dal 22 al 31 ottobre).
Questa del 2019 è la quinta edizione di “Archivi aperti. Memoria e oblio”, manifestazione promossa dall’Associazione Rete Fotografia a cui partecipano in totale 42 archivi fra enti, musei e studi fotografici. Per il Centro Apice si tratta del secondo anno di adesione: nel 2018 la visita era stata incentrata sul patrimonio fotografico del quotidiano La Notte, uno degli archivi più ricchi e significativi dal punto di vista delle immagini.
APICE E I SUOI ARCHIVI
Apice è un Centro nato nell’ottobre del 2002 all’interno dell’Università degli Studi di Milano con l’obiettivo di raccogliere, conservare e valorizzare collezioni bibliografiche e archivistiche di fondamentale importanza per lo studio della letteratura, dell’arte e dell’editoria moderna e contemporanea. Nel suo acronimo, Archivi della Parola, dell’Immagine, e della Comunicazione Editoriale, sono rappresentati ed espressi tutti i mestieri che ruotano attorno al libro, dall’ideazione alla progettazione editoriale, dall’illustrazione alla composizione tipografica, fino alla sua comunicazione e divulgazione.
Da un nucleo iniziale, il patrimonio di Apice è progressivamente aumentato grazie a diverse acquisizioni e donazioni, arrivando a comprendere oggi più di sessanta fondi archivistici di scrittori, di editori e di imprese collegate all’editoria, collezioni di opere d’arte e di grafica, fotografie, documenti attinenti al mondo della stampa, del giornalismo e della tipografia; a questi sono da aggiungere importanti biblioteche d’autore (Porta, Mucchi), di case editrici (Scheiwiller, Ricciardi, Bompiani) nonché collezioni librarie e di periodici di particolare pregio e singolarità (Fondo Marengo, Collezione ‘900 Sergio Reggi).
I materiali fotografici sono spesso presenti nei diversi archivi di Apice, in particolare nei fondi Bompiani, Calvi, Scheiwiller, Colla, Vigevani, Carpi ai quali va aggiunto l’archivio fotografico del quotidiano “La Notte”: un complesso di circa 90.000 fascicoli che contengono fotografie, stampe fotografiche, negativi di personaggi, luoghi, eventi, accadimenti che hanno interessato l’Italia nei quarant’anni di vita del giornale, dal 1952 al 1995.