Code, resse e disagi al concerto milanese di Sting: “La nuova legge sui biglietti non funziona”

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MILANO, 30 ottobre 2019-Forti disagi al concerto di Sting, a causa delle nuove norme entrate in vigore con l’introduzione del biglietto nominale come previsto dalla legge voluta dall’Onorevole Sergio Battelli del M5S entrata in vigore il primo luglio scorso. Lunghe code si sono formate al Forum D’Assago ai cancelli d’ingresso e agli info point messi a disposizione del pubblico che hanno portato un ritardo di 1 ora all’inizio del concerto, con numerose persone che sono dovute tornare a casa perché non in regola con le nuove norme imposte.

Il concerto di Sting al Forum d’Assago è stato il primo evento organizzato da Live Nation Italia dopo l’entrata in vigore della legge e ha rappresentato un importante test sull’applicabilità della Legge stessa.

“L’informazione sulle nuove norme è stata data attraverso i canali ufficiali di vendita ed è rimasta ben visibile su tutte le nostre piattaforme dal primo giorno di prevendita – dichiara Roberto De Luca Presidente di Live Nation la più grande agenzia di organizzazione concerti al mondo e leader anche in Italia, che gestisce complessivamente oltre 2 milioni di persone ogni anno che assistono ad eventi live.

“Sono stati potenziati tutti i servizi; dagli sportelli informazioni, al personale biglietteria, alle strutture di assistenza cambio biglietto alla sicurezza e controllo agli ingressi ai reparti comunicazione. Abbiamo anticipato l’apertura cancelli alle 17.30 anche se, come ovvio, l’arrivo della gente soprattutto in un giorno feriale, si è concentrato a partire dalle ore 19 – prosegue De Luca -. Ci troviamo nel paradosso che applicando la legge in modo serio la conseguenza è quella di creare solo forti disservizi, mentre l’unica soluzione sarebbe quella di violarla – cosa che ovviamente non abbiamo fatto – pur mostrando la massima elasticità e dando tutta l’assistenza possibile al pubblico. Per esempio per mitigare la situazione addirittura la Questura ci ha chiesto di accettare documenti fotocopiati e scannerizzati, cosa assolutamente non prevista dalla Legge Battelli”. Se ci sono stati questi disagi su un concerto da 10 mila persone – continua il Presidente di Live Nation Italia –  è gravissimo perché è un test per capire esattamente che cosa potrà succedere in mega raduni come per esempio i Festival o nei lunghi tour che abitualmente noi organizziamo”.

Live Nation ribadisce quindi la sua massima contrarietà ad una legge che penalizza solo il pubblico e punisce gli organizzatori, rischiando di mettere in grave difficoltà un settore, quello del live entertainment, che è una grande risorsa culturale ed economica per il nostro Paese. Come poi dimostrato dall’applicazione in altri settori (vedi lo sport e il calcio in particolare) il biglietto nominale non serve assolutamente a combattere il fenomeno del bagarinaggio che prospera come sempre. Infatti anche per il concerto di ieri sera erano copiosi i biglietti presenti sulle piattaforme di secondary ticketing.