VARESE, 4 novembre 2019-di GIANNI BERALDO-
Preoccupazione e un leggero senso di impotenza al cospetto di dinamiche sociali che stanno avendo il sopravvento minando la sicurezza di ogni cittadino. Nel caso specifico ragazzi in età adolescenziale, periodo della vita molto particolare e difficile da gestire da parte dei genitori.
Ma soprattutto età dove è fin troppo facile cadere nella trappola dell’emulazione e del non volersi sentire emarginati dal gruppo, incappando per questo in uso di droghe leggere o più spesso abusare nel consumo di alcolici (in netto aumento rispetto al passato con una diminuzione della soglia di età che ora vede coinvolti ragazzi a partire dai 13 anni)
Per non dire di altri significativi segnali di disagio giovanile con aumento crescente di episodi di bullismo e rapina, come accaduto recentemente a Varese con protagonisti tutti ragazzi minorenni.
Così, prendendo spunto da quest’ultimo episodio di cronaca, i senatori varesini Alessandro Alfieri (PD) e Gianluigi Paragone (M5S)- più in veste di genitori che in quella istituzionale di politici- questa mattina hanno incontrato il questore varesino per capire lo stato delle cose in città.
<<Dall’incontro con il questore emerge un quadro che porta a valutare due elementi: un aumento importante di consumo di droghe leggere e un eccesso di consumo di alcol e la possibilità di accedervi reperendolo con facilità. Invito pertanto tutti i baristi delle zone centrali della città a essere responsabili nella somministrazione di alcolici a ragazzi minorenni>>, spiega Paragone che di figli adolescenti ne ha due, uno di 15 e un altro di 16, dicendosi preoccupato ogni qualvolta escono di casa soprattutto in orari serali.
<<Questi fenomeni hanno radici culturali e vinci se fai gioco di squadra tra istituzioni, scuola e famiglia. Ci sembrava giusto dare questo segnale e alzare l’attenzione-aggiunge Alfieri anch’egli padre di un adolescente-Le istituzioni su questi temi sono impegnate al massimo livello per affrontare questo fenomeno culturale che riguarda tutti noi anche come genitori e non solo a livello politico>>.
Allarme sociale che per Varese non riguarda zone periferiche della città (o almeno non solo) come si potrebbe erroneamente pensare, ma soprattutto vie nelle vicinanze di scuole o stazioni, piazze oppure giardini: tutte collocate in centro città dove recuperare dosi di droga leggera è molto semplice di quello che si potrebbe pensare e apparentemente senza rischiare un granchè.
Un punto quest’ultimo sul quale interviene ancora il senatore del Partito Democratico <<Qui stiamo parlando di zone topiche della città come Giardini Estensi, Corso Matteotti e vie limitrofe, plessi scolastici, insomma luoghi vissuti dai ragazzi una volta usciti dalla scuola. La nostra in fondo con i prefetto è stata una raccomandazione perchè si mantengano costanti i controlli e se possibile anche intensificarli>>.
Parlando di uso di alcol e somministrazione a minori, la cosa cambia poco rispetto alle droghe leggere. Anzi la sua reperibilità è ancora più semplice visto che si possono acquistare alcolici sia nei supermercati che in un qualsiasi bar.
<<non si tratta di additare la colpa a qualcuno, è invece la somma di sottovalutazioni: quella da parte di un commerciante, di un genitore, la sottovalutazione di chiunque. Deve tornare a funzionare la somma di agenti del controllo sociale, ognuno di noi ha un pezzo di responsabilità>>, conclude Paragone.
Lotta a un fenomeno sociale che non riguarda solo il consumo di droga o alcol in età giovanile (ma non solo ovviamente), ma anche quello della sicurezza in rete per la quale sono state approntate leggi severi ma che finora con scarsi risultati anche perchè ci vorrà del tempo per assimilarle.
Tra queste ricordiamo almeno la legge sul Revenge porn (reato che riguarda chi pubblica in internet immagini o video a carattere sessuale senza il consenso dell’interessato) oppure quella inerente la cybersicurezza.
Ora serve agire al più presto prima che il quadro generale degeneri.