Alla Liuc di Castellanza le Lauree Magistrali piacciono: record di iscritti anche per le triennali

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CASTELLANZA, 7 novembre 2011_ Cresce notevolmente il numero di iscrizioni di immatricolazioni alle lauree triennali tra il 2015/16 e il 2019/20 con una percentuale del +16%. Il dato più sorprendente però  è quello relativo al + 81% nelle lauree magistrali: i numeri della LIUC – Università Cattaneo si confermano positivi non solo con riferimento all’ultimo anno ma guardando al medio periodo.

“Il primo dato che ci conforta – spiega il Rettore Federico Viscontiè l’incremento complessivo della popolazione studentesca negli ultimi 4 anni, pari a circa il 40%. Entrando nel dettaglio dei dati, si conferma l’esistenza di due ‘mercati’ distinti nel mondo universitario, quello delle lauree triennali e quello delle magistrali”.

Quali, dunque, le ragioni della scelta al triennio? Nel confronto quotidiano con gli studenti, si rileva che per molti è stata determinante la concreta possibilità di fare un’esperienza internazionale, dagli scambi in Europa ed extra Europa all’opportunità di seguire corsi in lingua. In particolare, scegliendo il percorso Business Economics di Economia gli studenti frequentano l’intero triennio in inglese ed effettuano due semestri all’estero, mentre ad Ingegneria è possibile seguire il secondo e terzo anno in lingua.

Ancora, a convincere studenti e famiglie è la qualità delle strutture (la classifica CENSIS assegna a LIUC il punteggio massimo su questo aspetto), unita a servizi realmente efficienti e vicini allo studente, che può sentirsi totalmente a ‘casa’. In questo senso, fondamentale anche il ruolo della Residenza Universitaria interna al Campus, con oltre 400 posti a disposizione: una soluzione che permette agli studenti fuori sede di organizzare più efficacemente la loro vita da universitari, soprattutto nei primi anni.

Lo scenario cambia alla laurea magistrale, in cui la LIUC, come si evince dai dati, registra performance addirittura eccellenti: “Agli studenti LIUC che proseguono nel loro percorso – continua Visconti – si aggiungono quelli provenienti da altri atenei: le ragioni della scelta sono tante, ma prima di tutte c’è la maggiore consapevolezza maturata dopo i primi 3 anni, che porta ad informarsi e a fare scelte più ponderate. Per la LIUC, conta molto la capacità di collocare rapidamente i laureati nel mondo del lavoro, fattore essenziale per un ‘cambio di rotta’. Tutto questo grazie alla reale vicinanza al mondo delle imprese e al lavoro del nostro Career Service: a fare la differenza sia l’approccio durante il percorso di studi che l’attenzione a supportare nel tempo i nostri laureati”.

Più in generale, tra i progetti distintivi che stanno favorendo un nuovo e più alto posizionamento dell’ateneo nel panorama universitario italiano, c’è il percorso Life Skills in Action, progettato per preparare al meglio gli studenti ad affrontare l’attuale complessità e competitività del mondo del lavoro e, in particolare, per allenare le soft skills. Gli studenti si cimentano in attività sulla crescita della personalità, lo sviluppo della leadership, la risoluzione efficace e creativa dei problemi, il riconoscimento e la gestione delle emozioni.

E ancora, l’i – FAB, la fabbrica simulata 4.0 dove ci si allena ad operare nel contesto di un’impresa “intelligente” e snella. E, non da ultimo, la ricerca. Una componente determinante della mission di un ateneo che assume ulteriore valore quando diventa, come accade per la LIUC, fonte di arricchimento per la didattica. Dagli studi sull’economia dei territori alle tante analisi sul settore della logistica, anche grazie alla LIUC Business School, tutto questo è messo a servizio degli studenti e degli stakeholders.