Basta Muri! A Varese flash mob con abbattimento muro di cartone e frontiera annessa

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VARESE, 9 novembre 2019- di GIANNI BERALDO-

Come molti sapranno oggi ricorrono i trentanni dalla caduta del Muro di Berlino, avvenimento storico che non solo vide la riunione della grande metropoli tedesca che di fatto divideva in due blocchi l’intera Germania (quella dell’Est controllata dall’allora Unione Sovietica e quella piú democratica dell’Ovest).

Questo fattto accaduto nel 1989 ebbe ripercussioni a livello mondiale, portando allo disfacimento del regime sovietico solo due anni dopo cambiando tutti gli equilibri politici mondiali.

Anche Varese a modo suo ricorda questo avvenimento, con un flash mob in Piazza del garibaldino intitolato ”Basta Muri”organizzato dal comitato per Tutti i Diritti Umani, quello Contro La Guerra e altri. 

Bella l’idea di erigere un muro in cartone e affiancando da una sbarra (sempre di cartone) per simboleggiare la frontiera che divideva in due Berlino (famosa quello del checkpoint Charlie). Muro che, dopo un breve intervento di Giuseppe Musolino (ricordando che nel 1989 i muri nel mondo erano 15 e oggi invece se ne contano ben 77: «sono i muri della vergogna!»), via all’abbattimento del muro di cartone ad opera della piú giovane tra i partecipanti, tutti loro bardati con la bandiera arcobaleno della Pace.

«Ci sono muri di cemento armato e filo spinato ma ce ne sono anche tanti che sono invisibili-dice Musolino- Dai muri della povertá e delle disuguaglianze a quelli dell’inidfferenza e del pregiudizio, poi i muri mediatici cosí come quelli dell’odio e della intolleranza».

A fare da corollario al tutto anche della bella musica, con una canzone interpretata dal cantautore varesino Marco Maffei, dai testi altamente simbolici che richiamavano l’avvenimento.

Il cantautore Maffei

Infine come non ricordare lo slogan adottato dagli organizzatori: ”Loro ci mettono i muri. Noi ci mettiamo il cuore!”.

E abbiamo detto tutto

direttore@varese7press.it