Dipendenza da gioco d’azzardo: come viene curata? Lo spiega un seminario a Varese

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VARESE, 18 novembre 2019-Negli ultimi 15 anni il mercato del Gioco d’Azzardo è cresciuto grazie a una colossale opera di legalizzazione.

L’azzardo entra sempre più nel nostro quotidiano, è entrato negli ambienti in cui viviamo mimetizzandosi negli spazi frequentati abitualmente, diventando parte dell’arredamento dei contesti quotidiani, nei centri commerciali, nei supermercati, in metropolitana, in autogrill, perfino in alcune erboristerie.

Il seminario sul Gioco d’Azzardo Patologico (GAP), organizzato per il 25 novembre (che verrà riproposto ancora a gennaio e a febbraio per poter raggiungere il maggior numero possibile degli operatori dell’ASST Sette Laghi) nasce proprio dalla esigenza di perfezionare le conoscenze in merito al Disturbo da Gioco d’azzardo patologico del personale sanitario, socio sanitario e socio assistenziale operante nei presidi ospedalieri e nelle strutture territoriali dell’ASST dei Sette Laghi.

Questo seminario è stato anticipato dalla richiesta a tutto il personale dell’ASST di compilare un questionario anonimo proposto dal Servizio di Prevenzione e Cura delle Dipendenze del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze. Il questionario si propone di rilevare la percezione degli operatori sanitari di fronte al fenomeno del gioco d’azzardo ed è già stato compilato da 740 operatori.

“I pazienti con un disturbo da gioco d’azzardo difficilmente riescono a riconoscere il proprio problema e quindi a chiedere aiuto – specifica Ivan Mazzoleni, Direttore Socio Sanitario dell’ASST Sette Laghi –  Grazie al contributo dei professionisti della salute operanti nei presidi ospedalieri e territoriali, la ASST Sette Laghi vuole approfondire l’osservazione e la raccolta di elementi utili a verificare quale approccio sia più efficace, al fine di garantire una precoce presa di coscienza della problematica e favorire una continuità di cura tra ospedale e territorio”

“Il Gioco d’Azzardo Patologico non è solo un problema sanitario. Riguarda aspetti sociali e culturali. – specifica Isidoro Cioffi, Direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze dell’ASST Sette Laghi – Entrare nella mente del giocatore richiede un modo di pensare irrazionale. Il giocatore d’azzardo che perde molti soldi vive davanti ad una slot un’esperienza emotiva intensa e fortemente spiacevole che tenterà di compensare con l’unico mezzo che conosce: continuare a giocare. La velocità del gioco è spesso il fattore che ne determina la maggiore pericolosità: non c’è spazio per riflettere e pensare, la persona agisce sulla spinta delle sue emozioni. È capitato tutto sotto i nostri occhi, lentamente ma in modo progressivo e paradossalmente invisibile”.

“L’azzardo ha invaso e avvelenato i nostri territori, rendendoli terre di conquista sotto gli occhi ciechi delle persone che assistevano, senza rendersene conto, a questa irrefrenabile usurpazione. – illustra Claudio Tosetto, responsabile del Servizio di Prevenzione e Cura dell’ASST dei Sette Laghi – I nostri giovani ce lo ricordano continuamente quando li incontriamo all’interno degli Istituti scolastici: se fa così male perché è legale? Dove sta, in tutto questo disegno di lucro, lo Stato che dovrebbe tutelare il cittadino e provvedere al suo benessere?”

“Nel 2017 gli italiani hanno speso per giocare d’azzardo 101,8 miliardi di euro, – continua Tosetto – oltre 5 miliardi in più rispetto al 2016, qualcosa come quattro manovre finanziarie messe insieme. Il 2018 ha segnato un altro inquietante record: per il gioco sono stati bruciati 107,3 miliardi di euro, con un incremento del 5,6 per cento rispetto all’anno precedente. È molto di più di quanto spende lo Stato italiano per sanità e istruzione. E non c’è crisi economica che tenga.”

Per fronteggiare tutto questo, nel 2018 la Regione Lombardia ha promosso un Piano di Intervento specifico per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo (DGR XI/585 del 1 ottobre 2018), che prevede, tra le altre azioni, una formazione rivolta agli operatori sanitari e psicosociali per favorire un approfondimento clinico, psicologico e sociale sul Disturbo da gioco d’azzardo.

L’obiettivo prioritario è quello di incentivare lo sviluppo di strategie efficaci per intercettare il più precocemente possibile le persone coinvolte in questi comportamenti di dipendenza.

  Per informazioni sul Disturbo da Gioco d’Azzardo così come sulle altre Dipendenze da Sostanze o Comportamentali, è possibile rivolgersi al Servizio di Prevenzione e Cura delle Dipendenze dell’ASST dei Sette Laghi (Varese, Via Ottorino Rossi 9), anche telefonando allo 0332 277410 oppure al numero verde 800 018280 (Centro per le Dipendenze Giovanili – Con-t@tto).