VARESE, 18 novembre 2019- di GIANNI BERALDO-
L’inchiesta giudiziaria denominata Mensa dei poveri inizia a mietere le prime vittime. A pagarne le spese in questa delicata fase in attesa di altri provvedimenti da parte della magistratura é l’imprenditore varesino Paolo Orrigoni, arrestato (ai domiciliari) giovedí 14 novembre (insieme all’ex europarlamentare saronnese Lara Comi e altri indagati), che oggi ha deciso di dare le dimissioni da consigliere comunale a Varese dove era capogruppo per la lista civica che portava il suo nome. Dimissioni anche da amministratore delegato della catena di supermercati Tigros fondata da suo padre.
Comunicazione resa a ufficiale dallo stesso Orrigoni durante l’odierno interrogatorio di garanzia, al cospetto del gip Raffaella Mascarino e durato due ore.
«La sua priorità in questo momento è difendersi da accuse che reputa profondamente ingiuste. Per questo, ha deciso di lasciare ogni incarico», cosí il suo avvocato difensore Federico Consulich al termine dell’interrogatorio. Decisione che lo stesso giudice avrebbe consentito di porre in essere nei prossimi giorni.
«Dopo aver formalizzato le dimissioni provvederemo a presentare un’istanza al gip volta ad ottenere il venir meno della misura cautelare a suo carico e siamo fiduciosi che la nostra richiesta possa essere accolta», aggiunge ancora Consulich che sottolinea inoltre come il suo assistito sia agli arresti domiciliari per il pericolo di reiterazione di reato e nel caso specifico si parla di corruzione « Il venir meno da tutti gli incarichi, fa sì che questo pericolo venga meno a tutti gli effetti. D’ora in avanti, Orrigoni potrà difendersi da libero cittadino», conclude l’avvocato difensore del noto imprenditore che nel giro di pochi giorni ha visto trasformarsi letteralmente la sua vita.
Almeno per ora.