Sciopero nazionale dei Vigili del Fuoco: ”Cosí non si puó andare avanti”

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L'unitá moile batteriologica intervenuta sul posto

VARESE, 21 novembre 2019-”Sciopero e soccorro”, con questo slogan oggi i Vigili del Fuoco della Lombardia scioperano in tutte le sedi di servizio, dalle 16 alle 20, assicurando il servizio di soccorso ai cittadini, per una più dignitosa retribuzione e previdenza che riconosca il ruolo specifico dei VVF in termini di rischio, al pari degli altri Corpi dello Stato, oltre ad una diversa copertura assicurativa che dia maggiori garanzie assistenziali in caso di infortuni e ne riconosca le malattie professionali che riguardano il personale.
I VVF protestano anche rispetto alla necessità di una nuova legge delega di riordino che non è stata ancora prevista dal Governo, nonostante le molteplici e reiterate sollecitazioni sindacali e rispetto a quanto ci si accinge a fare per altri Corpi.
Ormai servono solo fatti concreti e non le parole del passato proferite da una politica poco attenta ai problemi dei lavoratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
A questo si aggiungono le ormai croniche carenze di personale e di mezzi, mancano infatti circa 500 di unità che riducono in modo sostanziale il dispositivo di soccorso e quindi una risposta efficace. Nella sola provincia di Milano mancano circa 200 unità, mentre in provincia di Varese ne mancano ben 92 di vigili del fuoco, a seguire tutti gli altri territori.
Il Governo e la politica hanno il dovere di intervenire per far fronte ad una autentica emergenza del sistema di soccorso in questa regione che, conviene sempre ricordare, come superficie geografica è seconda solo alla Sicilia, ha una popolazione di oltre 10 milioni di abitanti, 1506 comuni, 70 mila km di strade, 1869 km di strade ferrate e ben 4 aeroporti, di cui un hub intercontinentale come quello di Malpensa. Ma la Politica ha anche il dovere di assicurare ai VVF la stessa dignità degli altri Corpi dello Stato.