VARESE, 26 novembre 2019 –“L’iniziativa di oggi è un importante segnale di attenzione e sensibilità verso la condizione carceraria e amplia la rete degli Sportelli per la tutela dei diritti e per l’accesso diretto ai servizi amministrativi, sanitari e della famiglia rivolti alle persone detenute nelle case di reclusione della Lombardia. Prosegue così il lavoro attuato in sinergia tra gli enti preposti alla giustizia, all’amministrazione della pena e della detenzione”.
Lo ha detto il difensore regionale della Lombardia Carlo Lio (che esercita per legge anche le funzioni di Garante dei detenuti) intervenendo questa mattina insieme al suo nuovo consulente (collaborazione gratuita), l’ex provveditore alle carceri lombarde e “storico” direttore di San Vittore Luigi Pagano, all’inaugurazione dello “Sportello del Garante regionale dei detenuti” presso la Casa Circondariale di Varese. L’iniziativa, infatti, rientra nell’accordo siglato con il Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria della Lombardia.
All’inaugurazione dello “Sportello”, insieme al direttore della Casa circondariale di Varese Carla Santandrea erano presenti il Questore di Varese Giovanni Pepè, il Prefetto
di Varese Enrico Ricci, l’assessore ai servizi sociali del Comune di Varese Roberto Molinari, il comandante polizia penitenziaria Alessandro Croci, la direttrice dell’ATS Insubria Barbara Lamperti, il Direttore Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE) Maria Grazia Mezzanzanica che hanno sottolineato, ciascun secondo i propri ambiti di competenza, l’importanza delle politiche di ascolto e d’intervento finalizzate al reintegro in società di quelle persone che si vengono a trovare in regime di libertà sospesa.
Dopo il “taglio del nastro”, a cui ha preso parte anche un detenuto (autorizzato previa liberatoria), il Garante regionale Lio ha ringraziato il direttore Santandrea per il prezioso lavoro svolto all’interno della struttura, in particolare per le importanti attività di formazione che collaboratori ed educatori portano avanti con dedizione per il proficuo reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro.
L’apertura dello “Sportello” di Varese si aggiunge agli analoghi servizi già attivi nelle Case Circondariali e di Reclusione di Milano-San Vittore, Milano-Opera, Milano-Bollate, Monza, Busto Arsizio, Pavia, Vigevano, Voghera, Como, Bergamo, Brescia-Canton Monbello, Brescia-Verziano e Lodi.