Palestina, apartheid dimenticato: sabato flashmob in Piazza del Garibaldino a Varese

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VARESE, 29 novembre 2019-Numerosi organismi internazionali hanno documentato e descritto la situazione dei palestinesi come “un apartheid sulla propria terra”; peggio di quello sudafricano perché i palestinesi, a differenza dei sudafricani neri, sono oggetto di “pulizia etnica” (e secondo molti anche di “genocidio”).

Motivi per i quali sabato 30 novembre a partire dalle ore 14.30 in Pizza del garibaldino si terrá un flashmob per sensibilizzare il problema.

E’ una situazione che dura da moltissimi anni, con un peggioramento progressivo, ma paradossalmente viene sempre più oscurata e dimenticata per effetto di una propaganda spietata, che non esita a sfruttare l’ imperante islamofobia europea ed americana e fa uso indiscriminato delle categorie di “terrorismo” e persino di “antisemitismo” contro chiunque sostenga la causa palestinese.

Negli ultimi anni la politica USA ha condotto a nuove gravissime violazioni: -riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele (per l’ ONU resta Tel Aviv) -riconoscimento dell’ annessione israeliana del Golan siriano -riconoscimento della legalità degli insediamenti colonici israeliani in territorio palestinese -il mancato finanziamento dell’ organismo ONU di tutela dei profughi palestinesi (UNRWA)

A questo si è aggiunta (luglio 2018) la promulgazione israeliana di una “legge fondamentale” che stabilisce che quello è uno stato dei soli suoi cittadini ebrei (l’ “unica democrazia del Medio Oriente” si mostra per quel che è sempre stata); si realizza quindi un apartheid “legalizzato”.

Il clima politico è ormai favorevole all’ annessione dei residui territori palestinesi, ed alla definitiva espulsione dei loro proprietari ed abitanti originari. Si corona così il totale fallimento dell’ipotesi “DUE POPOLI-DUE STATI”, che per tanti anni ha illuso molti europei (anche di sinistra) e molti palestinesi.

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