La Croazia presiederá il Consiglio Europeo: le aspettative di alcuni deputati

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BRUXELLES, 3 dicembre 2020-La Croazia presiederà il Consiglio UE in un periodo intenso, tra Brexit e bilancio UE. Tuttavia, i deputati si aspettano di vedere anche altri temi in agenda.

Karlo Ressler – deputato del Partito popolare europeo – reputa la presidenza una grande opportunità per far sì che la Croazia si posizioni ulteriormente a livello politico, economico e diplomatico all’interno dell’Unione europea.

“La Croazia continuerà ad affrontare la questione Brexit e guiderà i negoziati sul bilancio dei prossimi sette anni. Uno degli eventi chiave sarà certamente il vertice di Zagabria, con un’attenzione particolare alla prospettiva europea dei paesi dell’Europa sudorientale.”

La deputata Biljana Borzan– del Gruppo socialisti e democratici – ha dichiarato che la protezione dei diritti dei lavoratori e dei consumatori, la salute pubblica e lo stato di diritto dovrebbero essere in prima linea.

“Spero che i negoziati per il bilancio UE abbiano successo perché l’attuazione dei programmi e delle politiche per i quali i cittadini hanno votato alle elezioni europee, come il Green Deal europeo, dipende da questo”.

Valter Flego – deputato di Renew Europe – ha dichiarato:
“La Croazia deve agire da mediatore neutrale e assicurare una cooperazione efficace e la continua attuazione del programma dell’UE.” L’eurodeputato ritiene che la Croazia avrà l’opportunità di mostrare direttamente ai suoi cittadini ciò che l’Europa fa per loro.

La deputata Ruža Tomašić – del Gruppo conservatori e riformisti europei – si aspetta progressi anche per gli interessi nazionali.

“Il documento più importante della precedente legislatura, la relazione sul piano pluriennale per gli stock ittici nel mare Adriatico, è ancora ad un punto morto in seno al Consiglio. Mi aspetto che questo cambi durante la presidenza croata.”
La deputata croata auspica inoltre che si compiano progressi per quanto riguarda i pagamenti diretti nel settore agricolo e l’attivazione dei terreni agricoli inutilizzati.