Elisabetta Strada: “Ridurne l’uso e riciclare plastica investendo in nuovi atti pratici è fondamentale per il nostro futuro”

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Elisabetta Strada al Frudays For Future

VARESE, 16 gennaio 2020- di GIANNI BERALDO-

Plastica e rifiuti, problema e dilemma diffuso in tutto il mondo e per il quale ancora non si sono trovati rimedi efficaci.

Tema dibattuto anche in Lombardia dove l’utilizzo della plastica e connessi rifiuti, ha superato i livelli di guardia nonostante da qualche anno si cerchino soluzioni alternative.

Montagne di rifiuti prodotti da plastica utilizzata in ambiti diversi (soprattutto quella delle bottiglie) che spesso vanno a contaminare quei fragili equilibri naturali di mari, fiumi e aree boschive.

Allarme sociale e ambientale che trova concretezza anche nel lavoro informativo (spesso pure pratico) di Elisabetta Strada, attualmente Consigliera Regionale per la lista Lombardi Civici Europeisti, fino al 2016 Consigliera comunale a Milano con il Gruppo Consiliare “Beppe Sala Sindaco Noi, Milano”.

Sentita prima di un seminario sul tema emergenza plastica, Strada ha evidenziato alcune crtiticità da affrontare in Lombardia, con l’idea di adottare nuove pratiche di riciclo oppure, dove ciò fosse possibile, non utilizzarla proprio.Elisabetta_Strada_

«Dati alla mano in Lombardia il problema riciclo plastica esiste e certamente in tal senso bisogna lavorare molto di più per creare nuove situazioni e nuove soluzioni».

Battaglia informativa che la consigliera milanese, con una lunga esperienza alle spalle di marketing e operatività sul campo, ha sempre posto tra le sue priorità che si riflettono poi in esempi concreti per tutta la comunità.

Tra le idee e proposte Strada sottolinea come si potrebbe  «creare un sistema di raccolta “door to door” (porta a porta) per oli usati in cucina i quali, una volta utilizzati, vengono sversati direttamente nell’ambiente. Per questo bisognerebbe approntare un sistema di raccolta ad hoc a uso domiciliare ma pure coinvolgendo le grandi catene di distribuzione, adottando punti di raccolta per oli esausti da cucina (e relative lattine di alluminio o plastica aggiungiamo noi)».

Parlando di plastica tra le cose più immediate che vengono in mente sono bottiglie o bottigliette, anche se in realtà gran parte dei prodotti che utilizziamo quotidianamente sono composti prevalentemente di plastica. Come ricorda ancora la consigliera «Pensate solo ai device o le centinaia di elettrodomestici che vengono prodotti e utilizzati da tutti noi; oggetti che spesso vengono smaltiti senza un’idea di riciclo successivo. Ecco, anche in questo caso sarebbe opportuno creare delle soluzioni alternative per un recupero mirato alla fase successiva: quella appunto di un possibile riciclo».

Idee, soluzioni e forse proposte che potrebbero maturare proprio grazie  all’odierno seminario, una sorta di tavolo prevalentemente a carattere tecnico organizzato per trovare soluzioni, la cui applicabilità deve necessariamente materializzarsi attraverso azioni concrete messe in atto dalla volontà politica e istituzionale dalle singole amministrazioni lombarde.

Parlando di riciclo della plastica il futuro è dietro l’angolo «basti pensare che si sta già sperimentando la possibilità di realizzare tramite stampante 3D prodotti nati dal riciclo della plastica e dall’immediato utilizzo».

Oggetti quindi non prodotti in serie ma una sorta di mirata on demand, senza quindi utilizzare materiale plastico in eccesso con tutte le conseguenza del caso (scarti ecc..), realizzando al momento un prodotto utile e di qualità con uso contenuto di materiale plastico.

Anche questo potrebbe essere un grande passo utile a una drastica riduzione di produzione e utilizzo di plastica. Produzione alternativa e innovativa derivante dal riciclo della plastica che non metterebbe a rischio posti di lavoro nel settore, ma solo una rivisitazione della loro operatività in prospettiva futura.

Indubbiamente tutto questo ha un costo. Anche in ottica di scelte politiche da applicare ai territori  «La politica e chi la rappresenta deve avere più coraggio, adottando delle scelte che hanno indubbiamente dei costi a livello economico ma necessaria per la sopravvivenza e salvaguardia ambientale: quindi per la vita quotidiana di tutti noi», conclude la consigliera regionale.

direttore@varese7press.it