VARESE, 7 febbraio 2020-di GIANNI BERALDO-
«Per onestà nei confronti del sindaco, che ringrazio per la fiducia accordatami, confesso che alle ultime amministrative non ho votato Galimberti ma nemmeno Lega, sono stato sempre vicino a espressioni politiche di centro. Ma ora le cose sono cambiate e dopo due anni e mezzo di questa amministrazione devo dire che Varese sta davvero cambiando passo». Queste le prima parole di presentazione di Fabrizio Lovato, professionista 59enne nato a Saronno ma residente a Varese e padre di due figli, neo assessore con deleghe al Turismo, Digitalizzazione e Grandi eventi.
Un assessorato difficile, fortemente voluto dal sindaco varesino per portare a compito l’ardua mission di sdoganare Varese dal luogo comune di ”città provinciale” integrandola a pieno titolo in quell’area metropolitana che vede ovviamente Milano capofila, oltre a riferimenti importanti a livelli di qualità turistica e promozione grandi eventi come la vicina Svizzera e altre realtà non troppo distanti dal capoluogo di provincia.
Insomma il brand Varese nei prossimi mesi dovrà crescere parecchio anche grazie ad eventi internazionali da gestire nel miglior modo ppssibile a livello di immagine e promozione turistica, come la Gran Fondo di ciclismo, gare di canottaggio con titoli internazionali in palio o, ancora, gli Special Olimpics che richiameranno in città atleti in rappresentanza di moltissimi Paesi. A questi vanno aggiunti altri eventi di taglio culturale che verranno presentati prossimamente per i quali servono sinergie importanti tra i vari assessorati; non solo quello della Cultura che rimarrà ad appannaggio del sindaco.
Uno dei compiti principali dell’assessore Lovato sarà quello di massimizzare l’evento fornendo una copertura completa sia sotto l’aspetto organizzativo che promozionale, veicolando quindi il nome di Varese nelle varie forme.
Una nomina necessaria dettata anche dai recenti accadimenti politici nazionali, che hanno portato alla scissione di una parte del Partito Democratico con diversi rappresentanti politici confluiti in Italia Viva, partito fondato da Matteo Renzi.
Nuovo partito che ha dato il via ad una serie cambiamenti relativi ad assetti politici di molte Giunte o consigli comunali.
Come a Varese appunto, dove alcuni consiglieri hanno scelto di essere rappresentati da Italia Viva (come ad esempio il presidente del consiglio comunale Stefano Malerba) abbandonando di fatto il ”vecchio” schieramento politico.
Squilibri che necessitavano una messa a punto anche sotto il profilo di nomine, per non creare pericolosi e controproducenti malumori.
«A fronte della necessità e urgenza ho scelto di nominare un nuovo assessore anche per equilibri di maggioranza, considerato la nuova espressione politica riflessa in Italia Viva», dice il sindaco Davide Galimberti durante la presentazione alla quale hanno presenziato pure la parlamentare varesotta Maria Chiara Gadda e il neo coordinatore provinciale e sindaco di Lozza Giuseppe Licata, entrambi rappresentanti di Italia Viva.
«Questa nomina è un segnale importante anche per allargare la fiducia dei cittadini nei confronti dell’amministrazione comunale che bene sta facendo-dice Gadda che aggiunge- Lovato con il suo stile porterà nuove idee e progetti tramite deleghe utili al cambio di passo».
Parlando di digitalizzazione sempre la parlamentare di Italia Viva rimarca come sia fondamentale la delega inerente la Digitalizzazione, considerato le grandi aspettative che si aspetta in tal senso il cittadino a livello di amministrazione pubblica, strumento utile per dare risposte concrete alla gente, alle famiglie. Parlando di politica Gadda dice «la scelta di credere in Lovato dimostra come il nostro partito è aperto nei confronti di persone che in passato hanno fatto dei percorsi politici differenti ma che ora abbraccia con entusiasmo i nostri progetti».
Anche Licata pare soddisfatto per la scelta caduta su Lovato «Con questo assessorato dobbiamo competere con alti territori e magari vincere anche grazie a Italia Viva ora ben rappresentata pure a Varese».
Sul fatto che queste deleghe siano fondamentali per il futuro della città, pare non avere nessun dubbio Malerba «Ora si aprono nuovi orizzonti che porteranno Varese a divenire una città importante non solo a livello territoriale. Insomma un assessorato che porterà sicuramente benefici in termini di immagine ma non solo».
Sul piatto tante idee, numerosi progetti e parecchia voglia di fare. Ma il neo assessore come si muoverà inizialmente? «Devo essere sincero? Per ora non ne ho idea, nel senso che prima dovrò conoscere i vari collaboratori, interagire con gli altri assessorati e raccogliere dati parlando con tutti. Poi ci attiveremo in base ai progetti che man mano verranno posti in essere».
Una bella e impegnativa sfida che Lovato accetta volentieri. Lui che di sfide comunque ne ha gia’affrontate seppur non in ambito politico ma sicuramente in quello professionale, confermandosi all’altezza della situazione ad esempio come consigliere provinciale dei Geometri Laureati iscritti all’abo.
Certo, ricoprire un incarico come assessore a Varese non è compito facile, soprattutto in un assessorato dove i fondi economici a disposizione non sono parecchi e si devono ottenere risultati importanti a ogni costo, ma come sempre i giudizi si emanano alla fine.
E noi attendiamo di vederlo all’opera.