Editoriale: “Nel Pd varesino inizia il regolamento dei conti”

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Luisa Oprandi

VARESE, 20 febbraio 2020-di GIANNI BERALDO

Si respira aria di lotte intestine e regolamento di conti interni nel Partito Democratico  di Varese, con malumori e dissensi che perdurano  da tempo.

Ultima “grana”in ordine temporale la fuoriuscita dal partito di Luisa Oprandi, dirigente scolastica e consigliera comunale che alle ultime elezioni amministrative ha ottenuto il record di preferenze insieme a Giampiero Infortuna (anch’egli del Pd).

Risultati in realtà mai tenuti in considerazione dal loro partito, escludendoli di fatto da ogni posizione chiave sia all’interno del partito stesso, sia per un eventuale ruolo politico-amministrativo nella Giunta Galimberti, dove ovviamente il Pd “dirige l’orchestra” avendo pure il sindaco.

Equilibri di Giunta che iniziano a scricchiolare anche e soprattutto per il mutato scenario politico nazionale, che ha visto la nascita del  partito Italia Viva di Matteo Renzi, portando a una scissione all’interno del Pd e della stessa maggioranza di Governo e parlamentare, con riflessi pure sin ambito locale.

Come a Varese dove il sindaco Davide Galimberti è stato “obbligato” a dare un contentino al neonato gruppo Italia Viva in Consiglio comunale, inventandosi un nuovo assessorato: quello al Turismo e Digitalizzazione affidato a Fabrizio Lovato che, per sua ammissione, non ha mai votato partiti o liste di centrosinistra.

Sindaco Davide Galimberti

A questo possiamo aggiungere il mai velato dissenso espresso in più di una occasione su decisioni prese dalla Giunta, pure dal vice sindaco Daniele Zanzi così come l’intero gruppo che rappresenta, ossia Varese 2.0

Insomma, una situazione di manifesta difficoltà, evidenziata dalla stessa Oprandi che in una lettera pubblica si è sfogata evidenziando tutto il suo rammarico e un pizzico di rancore (oltre che disagio) per tutta la deplorevole situazione politica cittadina, per la quale ha deciso di lasciare il campo.

direttore@varese7press.it