Coronavirus, Bonometti (Confindustria Lombardia): ”Salute da garantire e produzioni in sicurezza, scioperi irresponsabili”

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MILANO, 12 marzo 2020-“Abbiamo raggiunto un accordo con la regione: le aziende che possono chiudere chiudono subito, quelle che non possono chiudere devono limitare la produzione mettendo però in sicurezza i propri lavoratori. Ci siamo dati anche un codice di autoregolamentazione in linea con le prescrizioni sanitarie più ferree e ci siamo dati la regola che se le aziende non sono in grado di garantire queste prescrizioni non possono produrre”. Così Marco Bonometti, presidente Confindustria Lombardia, intervenuto oggi a “Il Sole Risponde”, il videoforum quotidiano in onda sul sito web del Sole 24 Ore, in merito agli scioperi in diverse fabbriche indetti da alcune organizzazioni sindacali, in opposizione alla decisione di mantenere aperte le fabbriche per garantire la produzione e la presenza sui mercati.

“Gradiremmo che tutta la società si facesse carico di queste problematiche, purtroppo una parte, soprattutto i rappresentanti dei lavoratori, stanno strumentalizzando questo fenomeno e stanno aprendo degli scioperi in varie fabbriche. Secondo me questo è un segno di non responsabilità, di non capire i problemi che abbiamo – ha proseguito Bonometti nel corso del videoforum del Sole 24 Ore -. Prima di tutto viene la salute ma non possiamo dimenticare la produzione perché il fatto di chiudere completamente le fabbriche vuol dire essere tagliati fuori completamente dal mondo. Ci sono delle aziende strategiche per questo paese che non possono fermarsi, filiere complete come la farmaceutica, l’alimentare, che hanno bisogno dell’imballaggio, dei trasporti. E’ chiaro che è necessario tenere aperti certi tipi di produzione non solo per la sopravvivenza della Lombardia ma del nostro paese. Da una parte stiamo facendo una mappatura dei settori più strategici e più vitali per mantenere i piedi la produzione, dall’altra parte siamo stati molto determinati con le aziende: se le aziende non sono in grado di rispettare questo codice di autoregolamentazione devono chiudere perché prima di tutto viene la salute dei nostri collaboratori” ha concluso il presidente di Confindustria Lombardia al videoforum del Sole 24 Ore.