Il coronavirus non ferma violenza sulle donne: per molte di loro restare a casa peggiora la situazione

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VARESE, 18 marzo 2020-Restare a casa in questi giorni, per molte donne, non è sicuro: la violenza maschile su di loro non si ferma e le restrizioni adottate per affrontare l’emergenza Coronavirus possono rendere più complicato per le vittime, riuscire a chiedere aiuto. Questa situazione costituisce per molte donne un serio pericolo. E in queste settimane di epidemia si sono già ridotte di molto le richieste di aiuto. Le circostanze attuali e la prossimità con il loro aggressore, scoraggiano le donne dal fare segnalazioni”.

Lo scrive in un post su Facebook la deputata di Italia Viva Lucia Annibali
“La Rete nazionale dei centri antiviolenza in queste ore ha lanciato l’allarme subito accolto dalla Ministra Bonetti che già nei giorni scorsi, come Dipartimento per le pari opportunità, ha rilanciato la campagna per far sapere alle donne che il numero 1522 è sempre attivo e – spiega – che i centri e le case rifugio restano aperti. Bene anche l’annuncio che si sta lavorando ad un fondo straordinario che consenta ai centri di lavorare in condizione di  massima sicurezza”.

“Occorre adottare tutte le misure necessarie affinché il contrasto alla violenza maschile sulle donne non si fermi. Non possiamo lasciare sole le donne, dobbiamo far sapere loro che siamo pronti ad accoglierle e a garantire percorsi di fuoriuscita dalla violenza”, conclude.

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