VARESE, 20 marzo 2020- Oggi pomeriggio il Presidente della Commissione Regionale Sanità di Regione Lombardia, Emanuele Monti, oggi ha visitato il nuovo reparto di Medicina ad Alta Intensità al quinto piano del Monoblocco, guidato dal Prof. Francesco Dentali e dedicato ai pazienti positivi al Covid-19.
Un reparto che è solo un esempio dell’ampia riorganizzazione attuata all’interno dell’Ospedale di Circolo ma non solo, coinvolgendo tutta l’ASST dei Sette Laghi.
“L’emergenza che stiamo affrontando -dice Monti- ha cambiato profondamente non solo l’approccio del momento, ma tutta la pianificazione a livello sanitario. Ci troviamo ad un punto di svolta, dal quale la sanità del territorio non potrà più tornare indietro. Da oggi bisogna essere pronti ad affrontare velocemente le emergenze, intervenire con i protocolli previsti in maniera veloce ed essere in grado di approntare nuovi posti letto in tempo zero. L’ASST Sette Laghi si sta dimostrando non solo all’altezza, ma un esempio da seguire in questo nuovo scenario. Oggi, in particolare, abbiamo visitato un nuovo reparto, creato ad hoc per far fronte a questa emergenza, la Medicina ad Alta Intensità, insediata negli spazi prima occupati da altri reparti che sono stati spostati in altri piani dell’Ospedale o, come nel caso della Geriatria che ora è ad Angera, in altri Ospedali dell’Azienda”.
“Se questa Azienda si sta mostrando all’altezza della situazione, – aggiunge il Direttore Generale Bonelli – il merito è dei professionisti che vi lavorano. Non c’è una struttura, un servizio, un reparto, un ufficio che non sia stato chiamato in questi giorni a dare prova di capacità, flessibilità e responsabilità straordinarie. Penso innanzitutto alla prima linea, al Pronto Soccorso, alle Terapie Intensive, alle Malattie Infettive, alla Pneumologia, alle Medicine Interne. Ma penso anche a tutte le altre strutture sanitarie impegnate a garantire l’assistenza dovuta a tutti gli altri pazienti, del nostro territorio, ma non solo, visto che siamo centro di riferimento regionale per diverse patologie tempo-dipendenti.
E poi penso anche agli uffici amministrativi che, nelle retrovie, stanno facendo funzionare questa enorme macchina in uno sforzo organizzativo continuo: sono stati spostati reparti, sono stati ristrutturati ambienti, si sono creati nuovi percorsi. Si provvede agli approvvigionamenti di materiali di ogni tipo, dalle tecnologie ai farmaci, dai dispositivi di protezione agli arredi. Si trovano modalità alternative per offrire risposte e servizi ai cittadini e si forniscono loro ascolto, chiarimenti, informazioni.
Siamo in guerra – si dice – ed è vero, e questa guerra si combatte innanzitutto qui dentro, negli Ospedali. E io sono commosso, non trovo aggettivo più adatto, dal senso di responsabilità con cui i nostri operatori stanno affrontando questa emergenza. Grazie!”.