A Varese crolla fatturato vendita vini: viticoltori in ginocchio in tutta la Lombardia

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VARESE, 11 aprile 2020 – Solo dodici mesi fa, la Pasqua segnava il primo boom del mercato stagionale, specie sul Lago Maggiore e nel Ceresio. Immagini che sembrano distanti anni luce e che vedono oggi uno scenario di strade deserte e di locali chiusi.

E anche i viticoltori del Varesotto pagano duramente la crisi, con un brusco crollo del fatturato fino all’80% per le aziende vitivinicole lombarde, con l’allarme liquidità che mette a rischio un settore nel quale, a livello regionale. sono impegnate oltre 3mila imprese e che produce per circa il 90% vini di qualità grazie a 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT, tra cui il “Ronchi Varesini” prodotto nella nostra provincia. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Varese a fronte delle gravi difficoltà generate al settore dall’emergenza coronavirus.

La situazione della provincia prealpina ricalca in pieno la situazione lombarda: la situazione è definita “drammatica” dai produttori, con ordini praticamente a zero da parte della ristorazione e mercato dell’export in ginocchio. Cresce la vendita diretta ai consumatori, ma si tratta di una “nicchia” che, pure, sta muovendo i primi passi in queste ultime settimane: si spera in un riscontro a breve, come pure per il segmento della vendita online.

 A pesare sulla mancata vendita dei vini di qualità è stata qindi la chiusura forzata di alberghi, agriturismi, enoteche, bar, e ristoranti avvenuta nel Varesotto e in tutta Italia, oltre che un forte calo delle esportazioni aggravato anche dalle difficoltà logistiche e dalla disinformazione.