VARESE, 12 aprile 2020- Una messa Pasquale decisamente inusuale dettata da emergenza Covid-19, quella svoltasi questa mattina nella Basilica di San Vittore a Varese.
Messa ovviamente senza la presenza dei fedeli come da decreto, con la sola presenza dei rappresentanti delle istituzioni come il neo Prefetto Dario Caputo, Davide Galimberti, Sindaco di Varese Emanuele Antonelli, Presidente Provincia di Varese e Gianluca Gardelli, responsabile per il Comune della Protezione Civile di Varese.
A officiare la messa il Prevosto di Varese don Luigi Panighetti del quale ecco un estratto dell’omela
Il ringraziamento oggi va alle autorità presenti che qui rappresentano i cittadini fedeli che non possono partecipare a questa celebrazione a causa di questa terribile epidemia.
Un saluto particolare al nuovo prefetto, dottor Dario Caputo, che in un certo senso inaugura il suo incarico a Varese.
Preghiamo Dio per le vostre decisioni e responsabilità: siano sapienti per il bene comune.
Celebriamo con intima gioia la Pasqua del Signore, la sua Risurrezione che vince la morte ed il non senso, il mare che disperde, divide, porta lutti è vinto da Gesù che ci attrae a sé per renderci capaci di unità e comunione. E in queste settimane così drammatiche abbiamo visto tanti esempi di solidarietà e di bene da parte di credenti e non credenti.
In queste settimane abbiamo assistito e stiamo assistendo tanti esempi di nuove relazioni umane fatte di generosità, turismo, disponibilità. Tutto ciò è segno e riflesso della Pasqua.
Il Triduo pasquale ci ha fatto passare dalla gratitudine del Giovedì Santo alla compassione del Venerdì di Passione, al silenzio dell’attesa del Sabato Santo per giungere alla gioia perché la luce ha vinto le tenebre.
Una luce che dobbiamo accogliere mostrare nelle nostre scelte.
Prima o poi il virus sarà sconfitto, ma dovremo essere attenti perché molte cose non potranno essere come prima. Dovremmo guardare di più all’essenziale, dovremmo essere capaci di ridiscutere il modello di società e la scala di valori su cui finora ci siamo basati.
Il Signore risorto ci doni la sua forza per affrontare l’enorme sfida che ci attende.