Quando le parole diventano piú importanti ai tempi del Covid-19: a Gallarate iniziativa Auser e Comune per gli anziani

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GALLARATE, 12 aprile 2020 – di SARA MAGNOLI-

«Ma tu l’hai letto questa “Banda degli invisibili” di Fabio Bartolomei? L’hai letto? Tua mamma e io ci siamo divertiti un mondo, è geniale, io non ridevo così tanto da “Missili in giardino”, e ti parlo di almeno cinquant’anni fa…».

La frase, al telefono, è verissima, è uno stralcio di conversazione di una mattina come tante. Una mattina ai tempi del Covid-19, quando la voce e le parole diventano ancora più importanti. Soprattutto quando si è anziani, si è nonni abituati ai nipotini che non si vedono da più di un mese. E si cerca una quotidianità che per molti, moltissimi anche tra gli anziani, è data da libri, cinema, teatro, arte. E parlarne, di questa cultura, fa bene.

Ecco perché tra i servizi di “compagnia telefonica” attivati a favore dei nonni e delle persone sole, spicca in qualche caso anche la disponibilità dei volontari di parlare di libri, teatro, arte, cinema, storia. Sì, perché se un po’ tutti i Comuni, tramite associazioni e volontari e tramite i negozi disponibili, offrono la consegna di spesa e medicinali, molti hanno attivato un supporto psicologico e altrettanti hanno stretto unioni per mettere a disposizione l’ascolto. E fare quattro chiacchiere su diversi argomenti.

A Gallarate una collaborazione con Auser permette, contattando il numero

Assessore alla Cultura Massimo Palazzi

320.6283145, di fare due chiacchiere con gli anziani e tenere viva la loro curiosità in ambito culturale, storico, letterario. «I nominativi vengono raccolti e messi in contatto con i volontari che si sono messi a disposizione», spiega l’assessore alla Cultura Massimo Palazzi che partecipa al servizio e che si è prestato a parlare di storia anche della città, anche attraverso video pubblicati sulla pagina Facebook di GallaratePiù. «Ritengo sia essenziale, per mantenere la normalità, anche un servizio di questo tipo, perché non si vive solo di raccomandazioni pratiche, ma anche di vita culturale». E le gratificazioni arrivano, anche con messaggi su WhatsApp da parte di persone che hanno visto i video e ripercorso momenti e monumenti cittadini. «Soprattutto in giorni in cui si è più isolati – aggiunge Sara Trezzi, responsabile eventi della libreria Biblos che ha messo a disposizione dell’iniziativa il suo staff – la lettura tiene attivi i nonni, li fa sognare, li fa sentire meno soli. Ed è bello poter continuare a consigliarli e a parlare di libri».

La richiesta di contatti per essere tranquillizzati sui diversi provvedimenti e per scambiare qualche parola da parte della popolazione più anziana a e sola è alta anche a Besnate, dove un gruppo di giovani volontari ventenni, con l’appoggio del Comune, si è messo a disposizione per tenere compagnia attraverso le telefonate. «L’iniziativa – sottolinea il sindaco Giovanni Corbo – si esaurirà quando finiranno le limitazioni, non vuole certo sostituirsi a realtà più consolidate, ma ai ragazzi che l’hanno realizzata, riuscendo a coprire più fasce orarie di disponibilità, va un grande riconoscimento e ringraziamento. Molte persone chiamano anche solo per essere rassicurate sulle disposizioni: ci rendiamo conto che in questo momento poter restare in contatto telefonico con qualcuno, per chi è solo, non ha famiglia o rete forte di rapporti, può dare un senso importante». I numeri a disposizione sono molti, pubblicati sul sito del Comune nell’area “Chiacchieriamo insieme”.

E molti chiamano per chiacchierare, chiedere conferme su aperture o meno di esercizi e servizi, o anche per chiedere come far ripartire un elettrodomestico anche molti anziani al numero messo a disposizione dal Comune di Malnate, il 380.1765276. «Già lo scorso anno – spiega l’assessore ai servizi sociali Maria Croci – con l’attivazione del servizio civile abbiamo inviato una lettera agli over 75 per chi avesse necessità. Questo sta risultando molto utile anche adesso. Abbiamo molti volontari che collaborano e va sottolineato che notiamo anche una grandissima solidarietà da parte di chi può dare una mano, ma anche attraverso il controllo di vicinato». E accenna anche a una pensionata che faceva la sarta e che sta cucendo mascherine, oltre a realtà cittadine che ne hanno donate.

Inoltre si nota spesso la necessità di avere un conforto di tipo religioso: a questo proposito a livello sovraterritoriale il Pime ha attivato una linea diretta al numero 02.43822322 con un missionario per stemperare un po’ l’ansia di questi giorni. Un modo anche per mantenere aperto un canale di solidarietà che negli anni ha unito il Pime e chi ne ha sostenuto i progetti.

redazione@varese7press.it