“Giù le mani dalla Lombardia”, Lega Giovani lancia campagna social contro petizione per commissariare Sanità lombarda

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Attilio Fontana presidente Regione Lombardia
MILANO, 14 aprile 2020- La Lega Giovani della Lombardia ha dato il via in queste ore alla campagna social “#GiuLeManiDallaLombardia” contro la petizione per il commissariamento della Sanità lombarda, lanciata oggi da Milano 2030, rete di associazioni, partiti e movimenti politici della sinistra milanese.
“I casi sono due: o questi vivono in un’altra galassia, oppure qualcuno vuole approfittare di una sciagura epocale per mettere le mani sulla Sanità lombarda”. Così Alessandro Verri, coordinatore della Lega Giovani Lombardia risponde alla petizione di Milano 2030 e alle dichiarazioni dell’Eurodeputato PD Majorino.

Alessandro Verri
“La Sanità lombarda non si tocca – prosegue l’esponente leghista – e l’idea che la sua gestione passi nelle mani dello Stato centrale è per noi irricevibile e mette i brividi. Il Governo non è assolutamente in grado di assumersi questo compito. Non hanno dato supporto alla Regione nella gestione dell’emergenza, non sono stati capaci di reperire i DPI, per non parlare della mancanza di fondi. Mentre la Regione creava le terapie intensive dal nulla, questi non ci hanno fornito neppure le mascherine. E qualcuno è così fuori dal mondo da pensare di affidar loro la salute dei cittadini? Senza contare che spettava proprio allo Stato, fin da gennaio, delineare le linee guida per affrontare la pandemia, come da indicazioni dell’OMS, cosa che naturalmente il Governo non ha fatto”.
“Facciamo l’ennesimo invito alla collaborazione, a mettere da parte i bassi interessi politici una volta per tutte, chiedendo agli esponenti della sinistra lombarda di piantarla con le polemiche sterili. Prendano in mano il telefono, chiamino Roma e diano una svegliata ai loro colleghi di partito al Governo, perché inizino a collaborare in maniera fattiva con Regione Lombardia e finalmente arrivi – conclude Verri – il materiale richiesto e i fondi necessari”.

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