VARESE, 29 aprile 2020-La Cgil di Varese perde una figura storica del sindacato, Gianfranco Parodini, che è mancato nelle ultime ore.
“La scomparsa di Gianfranco lascia un enorme vuoto a tutta la Cgil varesina – dichiara Umberto Colombo, Segretario generale della Cgil di Varese -. Molte compagne e molti compagni che, come me, lo hanno conosciuto personalmente, hanno potuto apprezzare la sua franchezza, le sue grandi generosità e disponibilità, la sua passione nello svolgere l’attività sindacale prima nella Fiom (metalmeccanici) e poi nella Filtea (tessili), di cui fu segretario generale a Varese”.
“Gianfranco ci ha lasciato un importante insegnamento su come fare sindacato – continua Colombo -: grande capacità di contrattazione che sapeva trasmettere ai propri compagni, forte attenzione al rapporto con lavoratrici e lavoratori, con delegate e delegati, con cui ha affrontato vertenze difficili. Vertenze che hanno saputo dare risposte alle aziende, ma sempre mettendo al primo posto un miglioramento delle condizioni di lavoro e la tutela dei diritti dei lavoratori”.
Per il Segretario generale della Cgil di Varese “sul fronte dell’orario di lavoro, Parodini è stato tra i primi protagonisti di una contrattazione che nel settore tessile ha portato ad una forte riduzione degli orari di lavoro a parità di salario, con un maggior utilizzo degli impianti”.
“Ci piace ricordare Gianfranco, varesino nato a Genova – continua Colombo – con il detto popolare: “zeneize, risu reu, strinsu i denti e parlu ceu” (“Sono genovese, rido poco, sono tenace e parlo chiaro”), parole genovesi che evocano bene il suo carattere simpatico e schietto, che lo ha sempre contraddistinto nel suo lungo percorso sindacale e politico. Un carattere che gli ha permesso di lasciare ai sindacalisti più giovani, come nel mio caso, un indimenticabile insegnamento etico e politico”.
“Tutta la Cgil di Varese – conclude Umberto Colombo – si stringe alle figlie Paola e Annalaura, ai nipoti, esprimendo profondo cordoglio per la scomparsa del compagno Gianfranco, che ha seguito di pochi mesi la morte dell’amatissima Gabriella Sberviglieri.
Ricorderemo per sempre entrambi questi nostri compagni di altissima levatura morale e politica. Ci hanno lasciato un’eredità grandissima e preziosa di cui dovremo fare tesoro e trasmettere alle generazioni future”.