Di Marco (M5S) in audizione con assessore regionale Terzi: ”La Lombardia impreparata alla fase 2”

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MILANO, 30 aprile 2020-Nicola Di Marco, consigliere regionale M5S Lombardia: “Oggi si è svolta l’audizione con l’Assessore ai Trasporti di Regione Lombardia in cui sono stati illustrati i provvedimenti conseguenti al nuovo DPCM e le azioni di Regione Lombardia, a due mesi dall’inizio dell’emergenza, sono ancora non soddisfacenti. Nella nuova fase verranno garantite solo il 80% delle corse.

Una idea, proposta da Trenord ed accettata passivamente da Regione, incompatibile con le misure di distanziamento sociale che garantiscono la sicurezza dei passeggeri e lavoratori. Un numero di corse ridotto è sinonimo di affollamento, quindi auspichiamo che si possa lavorare ad un potenziamento del servizio. Non dimentichiamo che già prima dell’emergenza coronavirus il trasporto ferroviario regionale era spesso insufficiente e inefficiente.

Dall’altro lato ancora nessun dato su un possibile potenziamento delle carrozze e, come ulteriore beffa, ci è stato detto che non si ritiene opportuna l’installazione di dosatori di gel igienizzante sui treni in quanto si pensa possa diventare punto di “affollamento” e per le criticità che si potrebbero verificare nel garantire il rifornimento. Siamo consapevoli che sistemi come quelli ferroviari o metropolitani hanno delle rigidità e richiederanno grandi sforzi per adeguarsi all’emergenza in corso. In più, le aziende di trasporto hanno come obiettivo avere più passeggeri, mentre oggi invece il tema principale è averne di meno, rendendo difficile la sostenibilità economica del servizio, punto su cui l’Assessore ha chiarito come sia in corso una interlocuzione con il Governo.

Oggi da Regione, più vicina al territorio ed al cittadino, però ci saremmo aspettati un piano complessivo sul come spostarsi in Lombardia, con una visione che guardi alla ‘mobilità’ a 360° in armonia con le varie esigenze dei Territori. Regione avrebbe potuto impegnarsi con un piano urgente per la mobilità dolce ed invece in due mesi non se ne è fatto cenno mentre pochi giorni fa in Consiglio Regionale ha messo a disposizione 150 milioni di euro per Milano-Serravalle per il completamento di un’opera come Pedemontana, l’ennesima autostrada, da tempo arenata nelle sabbie della cattiva gestione politica. Perché non usare parte di quelle risorse, oltre che per la sanità, anche per mettere in campo azioni che garantiscano il diritto alla mobilità unito a quello della tutela della salute?

Ad esempio, un piano con – al centro – un mezzo come la bicicletta elettrica, acquisto da incentivare al massimo possibile per tutti coloro che fino a prima dell’emergenza utilizzavano mezzi pubblici per brevi/medi spostamenti e nelle aree più congestionate come potrebbe essere Milano ed i territori adiacenti. Un piano per approfondire le modalità di diffusione del contagio ed i rischi in contesti particolari come quelli in ambito trasporti, ad esempio il treno con finestre sigillate e condizionatore in funzione oppure vaporizzatori delle fermate della metropolitana attivi in estate, con il coinvolgimento di centri di ricerca ed aziende di trasporto. Regione Lombardia si è fatta trovare impreparata. L’ultimo piano che ha a disposizione è quello di invitare i Cittadini ad utilizzare il meno possibile mezzi come il treno affinchè i pendolari non si trasformino in cavie. “