Genitore di bambino autistico scrive a Conte: “Spero vi sia una maggiore presa in carico sul tema della disabilità

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VARESE, 30 aprile 2020-ANGSA Lombardia (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), attraverso il suo socio Andrea Buragina, padre di un ragazzo autistico, ha inviato oggi una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella quale si evidenzia la grave situazione che si è determinata per le famiglie di persone autistiche a seguito dell’epidemia Covid 19, con particolare riferimento alla Lombardia e alla sospensione delle attività scolastiche.

Nell’ultimo discorso alla nazione del 20 aprile, si scrive nella missiva, “non si è infatti parlato, oltre che della parola disabile, neanche di congedo parentale, bonus baby sitter, piuttosto che di un ulteriore ampliamento dei giorni di permesso retribuiti previsti dalla legge 104 (passate a marzo e ad aprile da 3 a 6 per un totale di 18 giornate nei due mesi)”.

Nel testo si evidenziano i gravi problemi legati alla “didattica che una chiusura così prolungata delle scuole potrà procurare; se, nel caso di ragazzi normalmente abili, le lezioni a distanza solo in parte compensano la chiusura delle scuole, lo stesso non si può dire nel caso di soggetti autistici che sono abituati alla loro routine e che, essendo l’uno diverso dall’altro, necessitano di percorsi personalizzati. Una personalizzazione che già a scuola è difficile assicurare per via del taglio progressivo delle ore di sostegno (non vi è di fatto mai un rapporto 1:1), cosa che rende sostanzialmente impossibile la sua implementazione a distanza. A questo si aggiunge il fatto che a molti soggetti autistici non è proprio possibile erogare delle lezioni in remoto. Questi rimangono quindi in balia dei propri genitori, a cui ora nella cosiddetta Fase 2 si chiede di ritornare a lavorare, mantenendo però le porte delle scuole chiuse e senza garantire loro misure alternative di sostegno”.

“Occorrerebbe, a mio parere”, continua la lettera, “lavorare sul sostegno domiciliare; di recente sono state create diverse task force che coinvolgono un numero importante di esperti. Non mi sembra però sia stato creato qualcosa ad hoc per la disabilità. Sarebbe invece fondamentale definire delle linee guida: questa deve essere una prerogativa del Governo che non può essere demandata alle singole regioni”.

E conclude auspicando “che ci sia da parte del Governo e della Sua persona una maggiore presa in carico sul tema della disabilità e che quindi si passi ad un impegno fatto più di sostanza che di forma”.