BUSTO ARSIZIO, 7 maggio 2020 – Una raccolta di fondi all’insegna della solidarietà, per aiutare chi, ospedalizzato causa il COVID, non può comunicare con i familiari se non attraverso la tecnologia. Ad attuarla sono stati i 400 detenuti del carcere di Busto Arsizio che tassandosi hanno racimolato oltre 2 mila 100 euro, una cifra che ha consentito l’acquisto di 56 tablet che sono stati poi donati all’ospedale di Varese. I computer portabili sono a disposizione dei pazienti ricoverati per coronavirus, in modo che sia loro consentito tenersi in contatto anche video con i propri familiari, impossibilitati per la malattia a fargli visita. Stamattina il Garante dei detenuti della Lombardia Carlo Lio, accompagnato dal capogruppo del PD in Consiglio regionale Fabio Pizzul, si è recato al penitenziario di Busto Arsizio per incontrare il direttore del carcere Orazio Sorrentini, il comandante della polizia penitenziaria di Busto Rossella Panaro e una delegazione di detenuti e per ringraziali. “Un gesto– ha sottolineato il Garante dei detenuti della Lombardia Carlo Lio – che testimonia la vicinanza al dolore a quanti in queste lunghe e drammatiche settimane di emergenza medico-sanitaria vivevano angoscianti momenti di ospedalizzazione, impossibilitati per la malattia ad avere accanto gli affetti più stretti. Ringrazio anche la Polizia penitenziaria, che si è contraddistinta in queste settimane a raccogliere fondi per l’acquisto di materiale sanitario che è stato donato all’ATS di Busto Arsizio. Gesti come questi vanno sottolineati – ha aggiunto ancora Lio –perché di esempio e meritano il plauso delle istituzioni”.