Il deputato Matteo Bianchi interviene alla UE dopo Van Der Leyen e Sassoli

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Matteo Bianchi

VARESE, 9 maggio 2020-Il deputato leghista di Morazzone Matteo Bianchi ha avuto l’occasione di rappresentare il quadro lombardo ad un dibattito a cui hanno partecipato i vertici della UE e molti amministratori locali e regionali presenti da tutto il continente. Tra gli italiani, gli esponenti Pd Bonaccini e Nardella, mentre Bianchi era l’unico rappresentante di centrodestra del nostro Paese.

Intervenuto in inglese, di seguito la traduzione italiana dell’esposizione: “La mia regione, la Lombardia, è stata forse la regione europea più colpita dalla pandemia di Covid-19. Con 78.000 casi di contagio e purtroppo più di 14.000 decessi la mia regione ha sofferto in maniera incredibile l’impatto con la pandemia. A mio parere per costruire la sua ripartenza economica e sociale, l’Europa dovrebbe guardare alla mia regione. Dopo aver messo in piedi un’organizzazione sul territorio per limitare l’espansione della pandemia, con un’organizzazione capillare del sistema ospedaliero regionale, adesso che il picco della crisi sembra finalmente superato la mia regione si sta concentrando sulla ripartenza economica. Come Lombardia siamo la regione più produttiva italiana, e dalla nostra ripartenza economica potrà beneficiare sia l’Italia che l’Europa. Per questo il Presidente Fontana ha voluto lanciare un vero e proprio Piano Marshall per la Lombardia.

Un frame video dell’intervento

La Regione Lombardia stanzierà 3 miliardi di euro per la ripresa economica a seguito dell’emergenza causata dal Covid-19, di cui 400.000.000 euro sono destinati agli enti locali e Province. Grazie a questo provvedimento il mio piccolo comune di Morazzone, potrà avviare investimenti pubblici per 200.000 euro che avranno un impatto diretto sull’economia locale. Lanciando infatti piccoli bandi a livello locale, questi daranno la possibilità alle aziende presenti sul territorio di riattivarsi, generando così un impatto sull’economia reale. L’Europa come dicevo quindi dovrà ripartire dal principio di sussidiarietà, dando la possibilità agli enti locali e regionali, più vicini ai bisogni dei cittadini, di mettere in campo le misure più adatte alle necessità del proprio territorio e del proprio tessuto economico e sociale. Nella fase post-crisi non ci sarà tempo per il solito dibattito su più o meno Europa. Questo è il momento per l’UE di mostrare ai nostri cittadini la solidarietà europea in maniera concreta”.