Procura di Milano apre inchiesta sulle mascherine di Regione Lombardia, Cenci (M5S): “Sarebbe gravissimo se avessero mandato pannolini a medici e infermieri”.

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Attilio Fontana presidente Regione Lombardia
MILANO, 18 maggio 2020-“Ancora una volta l’incompetenza di Regione Lombardia avrebbe messo a rischio la salute, e la vita, dei cittadini lombardi. La notizia del fascicolo aperto dalla procura di Milano per frode nelle forniture pubbliche è l’ennesimo disastroso capitolo di una gestione dell’emergenza, che ogni giorno si dimostra non essere all’altezza.
Le mascherine-pannolino distribuite da Regione Lombardia a medici, infermieri e operatori sanitari, secondo l’accusa, non sarebbero idonee. Fino a ieri la Giunta sosteneva che l’Istituto Superiore di Sanità avesse dato il via libera, invece oggi viene messo nero su bianco come l’ISS avesse dato il via libera a Regione per l’appalto all’azienda di Rho (Milano), a condizione di una ‘assunzione unilaterale di responsabilità’ da parte della stessa azienda riguardo all’efficacia delle mascherine stesse.
Ovviamente Regione Lombardia avrebbe dovuto perlomeno controllare di non aver speso tempo prezioso e risorse pubbliche per quello che poi si sarebbe rivelato essere un ‘pacco’. O almeno avrebbe dovuto sincerarsi di non mandare in giro i nostri medici e i nostri infermieri con protezioni non in grado di proteggerli. Invece l’assessore Gallera ha preferito le sceneggiate a favore di telecamera. Quanto successo è gravissimo” così il consigliere regionale del M5S Lombardia Roberto Cenci, in merito alla notizia del fascicolo per frode nelle forniture pubbliche aperto dalla procura di Milano, relativamente alle mascherine prodotte dall’azienda rhodense Fippi e acquistate da Regione Lombardia.