Ventotto anni senza Falcone e Borsellino: Monza ricorda e commemora le stragi di Capaci e di via D’Amelio

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MONZA, 21 maggio 2020. «Sono passati ventotto anni, ma Falcone e Borsellino continuano a vivere nei nostri cuori. Sabato 23 maggio onoreremo due uomini simbolo dell’Italia onesta, due eroi che hanno dedicato la loro vita alla lotta contro la mafia. Le stragi di Capaci e di via D’Amelio hanno segnato generazioni intere. Ero poco più di un ragazzo e ancora oggi ricordo dove e con chi ero quando appresi dalla televisione l’uccisione del giudice Falcone e, qualche settimana dopo, di Paolo Borsellino. Ricordo i silenzi e le lacrime davanti a quelle drammatiche immagini, ricordo la rabbia di non poter più accettare passivamente un attacco così violento al cuore del mio Paese. Io non so quanto, percentualmente, abbiano influito quei tragici avvenimenti sulla mia voglia di candidarmi in Consiglio Comunale qualche anno dopo, ma so perfettamente che i due Giudici/Eroi sono diventati la stella polare nella mia azione politica ed amministrativa». Così il Sindaco Dario Allevi presenta l’adesione del Comune di Monza all’iniziativa dell’Anci in occasione della «Giornata Nazionale della Legalità».
Lo spirito di servizio unisce gli eroi di ieri e di oggi. «Con grande piacere – spiega il Sindaco – abbiamo colto l’invito di Maria Falcone, Presidente della Fondazione intitolata a suo fratello Giovanni, di dedicare questa giornata a tutti coloro che, in questi mesi, hanno lavorato nella difficile gestione dell’emergenza sanitaria. Quando i giornalisti chiedevano a Falcone cosa lo facesse andare avanti nonostante i rischi e i sacrifici, lui sorrideva e rispondeva “soltanto lo spirito di servizio”. Parole che, oggi, sono le motivazioni che hanno consentito a tanti medici, infermieri e volontari di combattere contro il Coronavirus. Per lo stesso spirito di servizio».
Un drappo biancoSabato 23 maggio, alle ore 17.57, un drappo bianco con l’effige dei due giudici siciliani sarà appeso sulla facciata del palazzo municipale di piazza Trento e Trieste. È il giorno e l’ora di quando, il 23 maggio 1992, la mafia fece saltare in aria un tratto dell’autostrada A29, nella zona di Capaci, per uccidere Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta. Dopo le stragi mafiose di Capaci e di via D’Amelio i balconi di Palermo si riempirono di lenzuoli bianchi per dire no alla mafia. Un «movimento» che presto si estese a tutta Italia per non dimenticare e per mostrare da che parte stare.
Il coraggio di ogni giorno. «Oggi rilanciamo quella iniziativa – spiega il Sindaco – perché la mafia si combatte non solo con il lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine, ma anche con il ricordo di persone che hanno dato la vita per la nostra sicurezza e che devono essere un esempio per le giovani generazioni. E il flash mob sarà accompagnato da un hastag, #ilcoraggiodiognigiorno. Quel coraggio che mettevano nel loro lavoro quasi trent’anni fa Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e che, oggi, mettono medici e infermieri nella loro lotta quotidiana contro il maledetto virus».