Da settembre riprenderà la scuola in presenza: banchi a 1 metro di distanza, lezioni e ingressi scaglionati, obbligo mascherina

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VARESE, 25 maggio 2020- di GIANNI BERALDO-

Come e cosa cambierà per insegnanti e studenti alla ripresa della scuola il prossimo mese di settembre?

Mai tanto interesse (e polemiche) ha suscitato in questi mesi di emergenza sanitaria il tema scuola in tutte le sue complesse sfaccettature.

Pochi investimenti con riflessi negativi anche per un piano didattico all’altezza, numero docenti insufficienti per non dire dell’edilizia scolastica composta spesso da strutture fatiscenti.

Nonostante tutto in questi mesi di lockdown, che poi hanno portato alla decisione di non proseguire l’anno scolastico in presenza, il corpo docenti ha compiuto un ottimo lavoro proseguendo il programma tramite video lezioni e altro ancora, dimostrando professionalità e  tanta passione per una professione mal retribuita e ancora poco considerata, nonostante sia fondamentale per la crescita culturale e sociale dei singoli individui.

Tornando a noi ecco il piano di riorganizzazione che gli esperti presenteranno oggi al Ministro dell’Istruzione, per una ripresa scolastica in presenza che contempli rigide norme di sicurezza per alunni e personale addetto.

Studenti in aula con mascherina in Cambogia

Tra i punti fondamentali la collocazione dei banchi che dovranno essere a 1 metro di distanza e mascherine obbligatorie dalla scuola primaria alle superiori; mascherine che potranno essere abbassate durante le interrogazioni o se interpellati direttamente dall’insegnante mantenendo però la distanza di 2 metri.

Per i bambini della scuola d’infanzia tutto questo non sarà obbligatorio.

Non è previsto l’utilizzo obbligatorio dei guanti ma l’igienizzazione delle mani dovrà essere costante.

Gli ingressi a scuola saranno scaglionati a gruppi ogni mezz’ora.

Cambierà obbligatoriamente anche la didattica.

Si dovrà pensare infatti a lezioni di 45 minuti invece di 60, sabato compreso dove questo non sia contemplato nel programma.

Tra le varie ipotesi anche quella di suddividere le classi dei più piccoli in gruppi. Diversificandone le lezioni. Ad esempio: se un gruppo è impegnato con lezioni di matematica un altro frequenterà un laboratorio didattico oppure in attività motoria.

Per gli studenti delle superiori rimane valida l’alternativa delle lezioni online, mentre il rientro in presenza è previsto per martedì 1 settembre, sempre subordinato al recupero delle eventuali insufficienze riportate durante quest’anno scolastico che sta per concludersi.

Tutte ipotesi concrete che potrebbero essere messe in atto solo ovviamente non vi sia più emergenza sanitaria in corso, con una condizione di apparente normalità

Insomma parecchie novità che potrebbe rivoluzionare per sempre il modo di pensare al mondo della scuola in tutta la sua interezza.

direttore@varese7press.it