Cancro Primo Aiuto: raccolti oltre 1.600mila euro per 35mila assistiti, un 2019 da record

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Flavio Ferrari amministratore delegato Cancro Primo Aiuto

VARESE, 26 maggio 2020-Una raccolta totale di 1.605.000 euro, quasi 35mila malati assistiti per un totale di circa 70mila prestazioni e 2.305 parrucche donate ad altrettante donne malate di tumore. E’ in questi numeri la sintesi dell’attività 2019 di Cancro Primo Aiuto. Collegati online, i soci dell’associazione hanno approvato un bilancio che è andato al di là delle previsioni.

«Siamo molto contenti di quanto fatto – ha commentato Flavio Ferrari, amministratore delegato di Cancro Primo Aiuto – L’associazione ha chiuso l’anno con 1.231.000 euro raccolti a cui si sono andati ad aggiungere i 374.000 euro di Oltre CPA, il nostro braccio operativo nell’ambito sportivo. Soldi che ci sono serviti per portare avanti le molteplici attività in cui siamo impegnati, dal sostegno economico delle psicologhe che lavorano in diversi ospedali lombardi all’acquisto di macchinari, dal Progetto Parrucche alla donazione di auto e pullmini per il servizio trasporto dei malati».

Emergenza Covid

Il 2020, però, è stato caratterizzato dall’emergenza Covid. E Cancro Primo Aiuto si è ritrovato in prima fila a dare una mano anche in questo caso. «Non potevamo restare indifferenti alle numerose richieste pervenuteci – ha continuato Ferrari Inoltre, la maggior parte dei nostri associati sono imprenditori e tutti siamo stati toccati da casi che hanno riguardato o direttamente le nostre famiglie o quelle dei nostri dipendenti. La nostra stessa associazione ha subito un grave lutto: ci ha lasciato il dottor Fabio Rubino, direttore degli hospice valtellinesi, punto di riferimento dei servizi del nostro poliambulatorio Medica Etica a Seregno: un medico di alta professionalità e di incredibile umanità che tutti rimpiangiamo».

Molteplici gli interventi portati avanti durante la pandemia. «Ci siamo mossi in base alle richieste che ci arrivavano. Siamo intervenuti per colmare alcune carenze nella ripartizione dei dispositivi di sicurezza, facendo arrivare materiale dalla Cina e distribuendolo in diversi ospedali lombardi, dal San Gerardo di Monza all’ospedale di Vimercate, a quello di Lecco e pure alle forze dell’ordine di Monza e Brianza. Poi siamo stati interpellati dalla Croce Rossa che ha visto aumentare in modo esponenziale la richiesta di interventi sociosanitari, come la consegna di materiale farmaceutico a casa di persone sole o malate, ma anche della spesa o di altri beni di necessità: avevano bisogno di auto per permettere ai volontari di recarsi a casa dei richiedenti. Così abbiamo donato auto o furgoncini al Comitato regionale della Croce Rossa, ma anche a diversi Comitati locali come quello di Lentate sul Seveso, di Colico e di Lecco. I nostri soci e sponsor devo dire che sono stati molto sensibili e generosi, come sempre d’altra parte. Tra tutto, materiale acquistato, auto alla Croce Rossa e donazioni, abbiamo calcolato di aver raccolto oltre un milione di euro».

Si spera, comunque, che l’emergenza venga presto superata e si punta su nuove iniziative, nel campo sportivo con due trofei di golf per la stagione e stiva e nuovi circuiti sugli sci per quella invernale per farsi conoscere e raccogliere fondi per altre attività.

Il nuovo Comitato tecnico scientifico dell’associazione

Infine, è stato annunciato il nuovo Comitato tecnico-scientifico di Cancro Primo Aiuto composto dal presidente Oscar Massimiliano Epis, primario della Reumatologia dell’ospedale Niguarda di Milano, dal vicepresidente Giovanni Monza, direttore sanitario all’ASST Vimercate, e da Antonio Ardizzoia, primario dell’Oncologia dell’ospedale Manzoni di Lecco, Paolo Bidoli, primario dell’Oncologia dell’ospedale San Gerardo di Monza, Vittorio Guardamagna, primario della Terapia del dolore allo IEO di Milano, Maria Teresa Occhiuto, viceprimario vascolare all’ospedale Niguarda, Greta Pagani, psicologa dell’associazione, Alessandro Rossi, direttore di Medica Etica, Carlo Soatti, primario della Radiologia all’ospedale Manzoni di Lecco e Antonio Carlo Maria Villa, direttore sanitario di Medica Etica.