La polemica: ”Io Federico studente maturando che non vuole rischiare con esame in presenza”

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VARESE, 4 giugno 2020-Mi chiamo Federico Simeone, sono uno dei 500.000 mila studenti che si apprestano a sostenere la Maturità 2020.

Ho scelto di scrivere e testimoniare ciò’ che sta accadendo in questo periodo nella Scuola. Dopo oltre due mesi di emergenza sanitaria mondiale, dovuta alla esplosione della pandemia da Covid 19/coronavirus, tutti abbiamo affrontato e viviamo momenti difficili, tristi e di profonda incertezza.

E, seppur oggi, 3 giugno 2020, il governo italiano ha decretato la fine del lockdown, resta che il rischio di contagio incoronato è ancora in percentuale esponenziale, sopratutto nelle regioni del Nord d’Italia. Auspico, con animo carico di speranza, che il contagio del virus incoronato giunga al più presto vicino al rischio zero di contagio nullo, cosicché, la strage degli innocenti abbia davvero fine. L’Istruzione, la Sanità e la Sicurezza sono pilastri fondanti di uno Stato di di diritto e democratico.

Azzolina, ministro all’Istruzione

Alla luce di quanto da me espresso, oggi suscita paura, timore e preoccupazione, la scelta immotivata, se non da mere ragioni politiche, secondo quella “ragion di Stato” di machiavellica memoria, fatta dal Ministro Azzolina, di sostenere gli esami di stato “in presenza”. Si tratta di esporre al rischio certo di contagio, ben 500.000 maturandi insieme ai 170.000 docenti delle commissioni d’esame, per quelle inefficaci norme di sicurezza ed igiene degli ambienti scolastici privi di procedure di sanificazione con ozono e dispositivi di prevenzione individuale ( DPI). Come se ciò non bastasse, coloro esposti ad un maggiore rischio contagio sono i lavoratori “fragili” affetti da immunodeficienze e patologie gravi.

Perché ostinarsi e non riflettere sulla reale e concreta nonché valida alternativa di un esame di maturità 2020 ONLINE? In tutta sicurezza ed a tutela della Salute pubblica si eviterebbero facili assembramenti ed elevati contagi. Mi faccio portavoce delle istanze di docenti, degli studenti, del personale ATA e dei genitori di tutta Italia, che sono allarmati e preoccupati in quanto temono l’inevitabile. Lo spostamento da Nord a Sud di migliaia di docenti mette a repentaglio la Sicurezza dei trasporti: chi ci garantisce la totale sicurezza per la nostra salute e quella dei nostri cari, per lo svolgimento dell’esame “in presenza” ? E coloro che si sposteranno da regione a regione? Perché esporci al rischio, siamo troppi a questo mondo?

Durante i mesi di lockdown abbiamo svolto e seguito le lezioni secondo la modalità ordinaria della didattica a distanza: perché non svolgere la MATURITÀ 2020 ONLINE? Sono molti gli interrogativi da sciogliere e vorremmo delle risposte certe dal Governo.

I test seriologici e/o i tamponi non sono la soluzione al problema perché, come ci è stato spiegato dai virologi, si può essere negativi al momento del test, ma diventare positivi anche il giorno dopo. Ministro Azzolina abbia cura di lei e di tutti noi. Desideriamo sostenere la MATURITÀ 2020 ONLINE perché vogliamo vivere e gioire del dono della Vita. Cordialmente, uno studente italiano, Federico Simeone.