Enrico Berlinguer, il ricordo di Silvia Roggiani (Pd): ”Sono trascorsi 36 anni dalla morte ma rimane molto amato”

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VARESE, 11 giugno 2020-Chi lo ha visto, ascoltato, vissuto e chi è cresciuto nella scia del suo mito. Trentasei anni dopo la scomparsa del segretario del Partito comunista italiano Enrico Berlinguer, il sito   ‘Immagina ricorda il suo impegno politico e i valori che lo hanno ispirato dando spazio agli omaggi scritti di due generazioni a confronto: Nicola Oddati responsabile Cultura e Coordinamento dell’iniziativa politica nella segreteria nazionale del Partito Democratico e Silvia Roggiani segretaria del Pd Milano Metropolitana.

“Quando il segretario del PCI ci lasciava, l’11 giugno 1984, io avevo pochi mesi. Eppure – scrive Roggiani – cresciuta in una famiglia di sinistra, ho fatto presto a conoscere e apprezzare le ragioni del perché Berlinguer fosse riuscito ad instaurare un rapporto sentimentale così stretto col popolo e, forse per questo, ad essere oggi così tanto ricordato e amato, nonostante siano passati ben 36 anni.

Silvia Roggiani (foto profilo FB)

Mi è capitato tante volte di rivedere le immagini dei funerali di Enrico Berlinguer. Erano le immagini di un Paese sgomento, di una folla oceanica in piazza San Giovanni a Roma che diceva addio ad un uomo che, col suo carisma, era riuscito ad essere molto più che il segretario del Partito Comunista. Certamente era quello, ma era soprattutto l’uomo che sapeva parlare anche a chi non era comunista. In poche parole, era un vero leader”.

“Rimane tanto di Berlinguer nella storia e nell’immaginario italiano anche oggi. Rimane – racconta Oddati partendo dal ricordo personale di Berlinguer che visita Salerno dopo il terremoto del 1980 –  il tratto politico: rigoroso, lucido, appassionato. Rimane il tratto umano: dolce, gentile, pacato, sorridente. Rimane il tratto teorico: l’ostinazione della ricerca, della voglia di capire, della necessità di interpretare un mondo intricato, difficile, attraversato da impetuose trasformazioni. Rimane la determinazione a guidare il più grande partito comunista dell’occidente verso la lotta per una società più giusta, più libera, più democratica”.

“Il PD – conclude Oddati – è un incrocio di culture progressiste e riformiste  diverse, tutte coessenziali. L’insegnamento di Berlinguer, come quello di altri grandi protagonisti positivi della nostra storia, ci appartiene”.

Nel frattempo una delegazione del Partito democratico nazionale composta da Stefano Vaccari, responsabile Organizzazione del PD, Andrea Casu, segretario del PD Roma, Enzo Foschi, vicesegretario del PD Lazio, Ilaria Mandolesi, segretaria PD Prima Porta, si è recata questa mattina al cimitero Flaminio a Roma per rendere omaggio a Enrico Berlinguer nel trentaseiesimo anniversario della sua scomparsa. Era presente anche il Presidente dell’Associazione Enrico Berlinguer sen. Ugo Sposetti.