MILANO, 14 gennaio 2020- Questa sera alle ore 19.30 una delegazione della Lega Giovani depositerà una corona di fiori, un libro e una copia de “Il Giornale” ai piedi della statua di Indro Montanelli, presso i Giardini Montanelli di Milano, per rendere omaggio al grande giornalista e prendere le distanze dalle polemiche dei giorni scorsi e dai vandali che ieri hanno imbrattato il monumento.
“Il clima che si sta creando è vergognoso – spiega Alessandro Verri, coordinatore della Lega Giovani Lombardia – e l’atto di vandalismo, consumatosi ieri ai danni della statua di Montanelli, rappresenta una provocazione becera da parte di vigliacchi che non hanno nemmeno il coraggio di mostrarsi in volto.
Di certo i mandati morali di questi vandali sono chiari. Si tratta di coloro che hanno proposto la rimozione del monumento per ragioni assurde e ideologiche. E non meno responsabilità sono in capo a chi, dentro l’amministrazione, ha pure preso in considerazione quest’idea demenziale. Un plauso a questa gente, che ha ispirato gli imbecilli imbrattatori: sono riusciti a gambizzare Montanelli una seconda volta, proprio come fecero le BR nel ’77. Solo che in questo caso è anche peggio, perché se la sono presa con qualcuno che non può più reagire, né denunciare.
Per questa ragione saremo noi a reagire: questa sera, depositeremo un suo libro, una copia de “Il Giornale”, quotidiano da lui fondato, e una corona di fiori per celebrare la memoria di un uomo veramente libero, senza padroni e che non ha avuto paura di esprimere le sue idee.
Detto questo, fa specie non aver sentito una presa di distanze forte da parte dell’Ordine dei Giornalisti, rispetto alla proposta dei cosiddetti “Sentinelli” ma nemmeno una condanna contro gli atti di vandalismo ai danni della statua di quello che probabilmente – conclude Verri – è stato il più grande giornalista italiano.
“Un gesto inaccettabile di alcuni che vogliono cancellare la storia” – sostiene il coordinatore dei giovani della Lega di Milano, Francesco Giani – “Non possiamo restare zitti davanti a chi, in maniera violenta vuole cercare di cancellare il nome di uno dei più grandi e liberi giornalisti italiani.”