”I Have a Dream”, Varese scende in piazza nel ricordo di Martin Luter King

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Martin Luter King durante il celebre discorso a Whashington

VARESE, 15 giugno 2020-L’assassinio di George Floyd ha fatto emergere e ha coagulato un vasto movimento mondiale contro razzismo, violenza, repressione, discriminazione, disuguaglianza. Fenomeni globali che hanno prodotto una risposta globale. Indietro non si torna! Si è aperta la strada verso un futuro dove nulla dovrà essere come prima.  Basta razzismo, mai più violenza!

People rise up! By any means necessary. Il popolo si alza! Con ogni mezzo necessario. Lives matter! Le vite valgono, le vite sono importanti, di tutte e di tutti.

Non posso respirare” sono le drammatiche parole che segnano indelebilmente la fase che stiamo vivendo e riguardano pandemia sanitaria e la pandemia del razzismo e delle disuguaglianze (100 milioni di persone in condizioni di estrema povertà). Si sono allargati gli squilibri e le ingiustizie legate al colore ma che sono anche discriminazioni di genere e di classe. Finito il tempo della sopportazione, si comincia a intravedere un futuro nuovo, con le nuove generazioni che riconoscono il legame tra le diverse forme di violenza.

Attacco alla Democrazia, alle Libertà, ai Diritti Umani.

II virus pandemico del razzismo attacca la Democrazia, le Libertà, i Diritti Umani. Buona parte della politica opera in tal senso nel mondo (Trump e suoi sodali), in Europa, in Italia. Basta vedere cosa succede in Medio (Palestina…) ed Estremo Oriente, Nordafrica (Libia…) e Africa subsahariana, Americhe (Brasile, Haiti, Messico…), in Europa (Romania, Polonia…) e anche nel nostro Paese.

Razzismo è fascismo

Codificato dal papa come peccato, il razzismo (e la declinazione in suprematismo) va identificato come cuore del fascismo e del nazismo, aberrazioni della Storia che ancora non sono state certamente cancellate.

I Have a Dream

Il 28 agosto 1963, a Washington, Martin Luther King pronuncia lo storico discorso “I Have a Dream”. 

Ricordando quella data, proponiamo per il 28 agosto 2020 – come succederà in tutto il mondo – una nuova grande iniziativa di Piazza a Varese.

Per realizzare il sogno, occorre allargare mobilitazione e partecipazione, coinvolgendo tutti i corpi sani -democratici, antifascisti, antirazzisti – della società; tutte le forme organizzate di rappresentanza della politica, le forze sociali e sindacali fino alle Istituzioni che sapranno ascoltare, riconoscere e tradurre le nostre istanze in atti giuridico-legali e legislativi concreti. Continueremo – creando massa critica determinante – a manifestare contro qualsiasi forma di violenza e discriminazione, contro il razzismo sistemico in USA, nel mondo e in Italia. Manifesteremo contro ogni tipo di violenza: razziale, di genere, politica, ambientale, nelle carceri, verso invisibili, indifesi, sommersi, ultimi. Manifesteremo anche contro ogni forma di razzismo istituzionale che, in Italia, si riscontra nella legge sulla cittadinanza e nelle leggi sull’immigrazione.

Dal respiro della ribellione, un futuro nuovo

Quello della ribellione è il respiro che non ci faremo più togliere. Continueremo questa rivolta spontanea, intergenerazionale, interculturale, trasversale, pacifica e nonviolenta (ricordando, però, che non c’è pace senza giustizia), finalizzata alla costruzione di nuovo futuro e di un diverso modello di sviluppo, solidale e sostenibile.                                                                                                                                                                            Black Lives Matter, nato nel 2014, è oggi un’onda globale di consapevolezza, di presa di coscienza, di rifiuto della violenza e per il riconoscimento dei Diritti Umani, per la Giustizia e la Pace. La forza di questo movimento destinato ad evolversi e crescere ancora, è proprio nella potenza politica di chi prende la parola, di voci inascoltate o che finora hanno taciuto. Un’onda che si propaga e ci trova uniti da chiari obiettivi e determinati a elaborare un alternativo mondo migliore.

Giuseppe Musolino

presidente associaziona Un’Altra Storia