VARESE, 15 giugno 2020-di GIANNI BERALDO-
Ancora nessun indizio certo é emerso finora su come sia stata inquinata la falda acquifera del Campo dei Fiori rendendo di fatto non potabile l’acqua in alcune zone di Varese e qualche Comune periferico come Bregazzana e Comerio.
Per ora abbiamo solo ipotesi.
Come quella che a inquinare l’acquedotto possano essere stati liquami provenienti da una caserma posta in cima al Campo dei Fiori di proprietá dell’Esercito utilizzata per telecomunicazioni; liquami che poi avrebbero raggiunto la falda acquifera tramite una perdita del bacino contenitivo eroso dalla incuria e dal tempo.
Tra le varie ipotesi anche quella, forse piú drammaticamente ”suggestiva”, che a inquinare le falde sia stato un volontario del Parco chissá per quale sgarbo. Eventualitá che ci permettiamo di scartare a priori pur non avendo prove che confutino tesi contrarie.
Certo, il fattaccio potrebbe essere causato anche un gesto volontario da parte di qualche malintenzionato: ma a che pro?
Nal frattempo in attesa del riscontro analisi effettuate su campioni di acqua prelevati dalle falde, l’unica certezza é che fin dalle prime segnalazioni relative al problema inquinamento, la societá che gestisce l’acquedotto cittadino ossia Acsm Agam (con la quale oggi abbiamo tentato di metterci in contatto tramite ufficio stampa senza mai ottenere risposte, nemmeno dopo avere inviato un messagggio tramite whatsapp), ha sempre sostentuto che l’inquinamento fosse relativo a inquinamento da idrocarburi, ma come ovviamente non é noto.
Ora rimaniamo in attesa di saperne di piú soprattutto dalle fonti ufficiali come appunto Acsm Agam che dovrebbero garantire informazioni certe.