”Balkanica”, nuovo singolo dei Guappecartó in concomitanza con la Giornata Mondiale del Rifugiato

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Gauppercartó (foto sara Sgró)

VARESE, 16 giugno 2020-Sabato 20 giugno, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Rifugiato, esce “BALKANIKA”, il nuovo singolo del quintetto strumentale GUAPPECARTO’ estratto dall’album di inediti “Sambol – Amore Migrante”.

 BALKANIKA” racconta, con il suo sound malinconico, il viaggio che Vladimir Sambol – musicista croato realmente esistito a cui è ispirato il disco – ha dovuto compiere per scappare da Fiume, devastata dalla guerra.

«Una propulsione che trasfigura l’esperienza del viaggio di Sambol, che diventa nostro – racconta O’Malamente – Sicuramente il brano che più s’allontana dalla scrittura di Vlado e anche rispetto all’universo sonoro dei Guappecarto’. Ne fui letteralmente rapito, ma non dalla particolare scelta ritmica, vivace dal carattere tipicamente balcanico, quanto da quello che forse si nascondeva nella sua melodia. Suonandola lentamente al piano, mi innamorai del colore delle sue note: addolorate e migranti, come un cuore caldo nel gelo della notte».

Registrato alle “Officine Meccaniche” di Milano e missato da Laurent Dupuy (vincitore di due Grammy Awards), l’album Sambol – Amore Migrante è composto da 9 rivisitazioni delle opere di Vladimir Sambol, compositore degli anni ’30 nato a Fiume ed emigrato in Svezia dopo la Seconda Guerra Mondiale. La scrittura del musicista è stata in alcuni casi fedelmente rispettata, in altri invece è servita a sviluppare brani profondamente diversi dall’originale a favore di una ricerca sonora inedita e atipica per il quintetto.

Il disco, prodotto da Stefano Piro, che vede la partecipazione di Vincent Segal (violoncello), Daniele Sepe (sassofono), Marzouk Mejri (daf e tar) e di tanti altri musicisti di fama internazionale, nasce dall’incontro con la figlia di Sambol, Mirjam Sambol Aicardiche rimane impressionata dai live dei Guappecarto’, invitandoli a ripercorrere il repertorio del padre.

«Abbiamo riconosciuto subito nella richiesta di Mirjam un dolcissimo desiderio: far rivivere il padre attraverso le note da lui lasciate e da lei preziosamente custodite per tanti anni – affermano i componenti del gruppo – Questo disco è dedicato a quell'”amore migrante”, che non teme barriere, viaggia, va al di là dello spazio e del tempo e si tramanda di padre in figlia. La storia di Mirjam e Vlado ci ha portato ad abbandonare le nostre zone di conforto, a trovarne altre adatte al confronto ed è stata la fonte di ispirazione per dare nuova forma al nostro suono».

 Questa la tracklist dell’album: “Vlado”, “Tango (Invocazione)”, “Amore Migrante”, “Chance”, “Balkanika”, “Sorgen”, “Anonimus Fiumanus”, “Cvijetak”, “Vagabondo Pensiero”.

 GUAPPECARTO’ nascono a Perugia come musicisti di strada nel 2004. Vengono notati dalla celebre attrice Madeleine Fischer durante una loro performance, che se ne innamora artisticamente e chiede loro di comporre una colonna sonora per il film “Uroboro”, pubblicato lo stesso anno. Grazie a questo incontro, i giovani musicisti intraprendono il loro percorso artistico che li porterà a Parigi, spinti dal desiderio di poter suonare i loro strumenti e condividere la loro musica oltre i confini italiani. Dai margini dei sobborghi parigini, i Guappecarto’ cominciano a farsi notare dal pubblico e dalla critica. Nel 2009 viene pubblicato l’album di debutto L’amour c’est pas grave, registrato tra Milano e Parigi. Il quintetto pubblica l’omonimo album Guappecarto’ nel 2012, al quale segue nel 2015 Amay, insieme alla cantautrice Neripè. In quest’album è inoltre presente una collaborazione con Mauro Pagani (al violino nel brano “Un Fiore Nascosto”). Lo stesso anno esce Rockamboles, album prodotto da Stefano Piro e ad oggi alla quinta ristampa. Il disco è colonna sonora del film “Gatta Cenerentola” (vincitore di 2 David di Donatello e Ciak d’Oro), di “Soyalism”, dello spettacolo teatrale “Ensemble” di Fabio Marra e dell’opera contemporanea “Occitane” di Emanuele Filipo. Dal loro esordio, i Guappecarto’ si sono esibiti in più di 1500 concerti in tutta Europa (tra i quali la 74a Mostra del Cinema di Venezia e l’Avignone Festival), comprese importanti location francesi e italiane come il Palais de Tokio, il Palazzo Grenoble di Napoli (sede del Consolato Francese) e la Philarmonie de Paris.