VARESE, 16 giugno 2020- di GIANNI BERALDO-
Ci vorranno ancora un paio di giorni per sapere esito analisi acque , che da venerdí scorso, 12 giugno, risultano inquinate da icrocarburi.
Acque che servono parte dell’acquedotto di Varese cosí come i Comuni di Brinzio, Comerio e Luvinate, tutti in seria difficoltá con rubinetti chiusi per non potabilitá e cittadini serviti tuttora tramite cisterne.
Fonte di tanti guai é uno sversamento di gasolio proveniente da una cisterna collocata all’interno della casermetta di proprietá dell’Esercito, presente al Campo dei Fiori e utilizzata per scopi di telecomunicazioni.
Campo dei Fiori dove appunto si trovano le principali falde acquifere ora inquinate.
Ma come é potuto accadere? Come segnalato da diverse persone pare che lo sversamento di gasolio sia da additarsi a una grossa fenditura, ben visibile, del serbatoio dal quale in effetti si vedeva chiaramente il principio di sversamento liquidi verso il sottobosco del parco e le falde acquifere.
Il motivo potrebbe essere stato la caduta di un fulmine che potrebbe avere danneggiato la parete del serbatoio giá usurata dal tempo. Ipotesi che andrebbe comunque confutata con delle prove certe.
Ovviamente anche la probabile incuria da da parte dell’Esercito, che della casermetta e serbatoio annessi ne detiene la titolaritá, potrebbe avere portato al verificarsi di questo grave danno.
Fin dalla prima segnalazione dell’accaduto sul posto si é recato personale dell’Esercito, dell’Ente Campo dei Fiori e personale tecnico del Comune di Varese.
A quel punto si sono concordate le azioni da mettere in atto innanzitutto per tutelare la salute delle persone, poi l’altrettanta importante tutela ambientale.
I prelievi dei campioni sono stati eseguiti il giono successivo da personale Arpa di Varese (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente), attingendo acqua da acquedotti di Luvinate, Barasso e Varese. Questa la situazione attuale, aggiornamenti nei prossimi giorni.