VARESE, 18 giugno 2020-È tempo di scaldare i motori in vista dell’appuntamento elettorale del 2021, e Progetto Concittadino lo fa rinnovando il direttivo dell’associazione politica che promuove la partecipazione dei varesini al cambiamento della città. Un cambio della guardia che vuole dare una nuova spinta in vista delle prossime sfide della lista civica, per essere pronti a capitalizzare il lavoro di questi anni sia nell’amministrazione comunale con l’assessore Dino De Simone e il consigliere Enzo Laforgia, sia nei quartieri.
Il nuovo direttivo è composto dal presidente Mauro Sarzi Amadè, 57 anni, manager e con una lunga esperienza nella politica varesina; vicepresidente è Giulia Tiziani, 29 anni, educatrice e già promotrice dei Fridays For Future di Varese. Poi Natalino Bianchi, 55 anni, ingegnere e presidente uscente dell’associazione; Lorenzo Fronte, 55 anni, sociologo ed esperto di servizi sociali, sanitari ed educativi; Marco Fazio, 34 anni, cooperatore.
“Abbiamo sempre considerato Progetto Concittadino uno strumento di partecipazione per migliorare Varese. In questi mesi abbiamo chiesto a molti amici, conoscenti e concittadini se fosse ancora utile: la risposta è stata positiva oltre ogni aspettativa – dichiara il presidente Mauro Sarzi Amadè -. Siamo solo all’inizio del percorso di cambiamento della città che avevamo annunciato, per questo crediamo non ci sia bisogno di personaggi noti, già rappresentanti di stagioni amministrative diverse e superate. Servono invece passioni e competenze che prima di questa maggioranza erano ai margini, che abbiamo portato in consiglio comunale e nelle commissioni consiliari e di cui sappiamo che Varese ha ancora bisogno. Da qui la nostra scelta di continuare ad impegnarci”.
A nominare le nuove cariche, in un’assemblea partecipata secondo le regole imposte dal momento (mascherina per tutti e distanza di almeno un metro): molti i soci presenti fin dall’inizio dell’avventura politica, ma anche diversi volti nuovi, trasversali per età, residenza e professioni.
“C’è ancora molto da fare per la cura dei beni comuni, l’investimento nelle politiche sociali e culturali, l’uguaglianza dei diritti, la trasformazione ecologica – aggiunge la vicepresidente Giulia Tiziani – quattro anni fa vivevo fuori Varese per motivi di studio e non ho partecipato all’inizio del progetto. Ma, ora che sono tornata, sento la necessità di contribuire a dare concretezza a un’idea di città accogliente, equa, sostenibile, capace di riconoscere dignità a tutte le persone che ci vivono o la attraversano”.