Tenta di suicidarsi ingerendo soda caustica, salvato dalla polizia di Gallarate

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GALLARATE, 22 giugno 2020-Nella mattinata odierna gli Agenti del Commissariato di Gallarate hanno salvato la vita ad un ventisettenne italiano di origini pakistane, che ha cercato di suicidarsi.

Il servizio 118, infatti, ha allertato la sala operativa del Commissariato di PS di Gallarate, segnalando di essere in linea con un uomo che riferiva di volersi togliere la vita ingerendo della soda caustica. La sala operativa del locale Commissariato ha immediatamente inviato due equipaggi della locale Squadra Volante per perlustrare la zona individuata dall’operatore, ascoltando in tempo reale la telefonata ancora in corso tra gli operatori telefonici del 118 e l’aspirante suicida.

A coadiuvare le ricerche delle volanti sono sopraggiunte anche un’ambulanza e un’auto medica. Dopo alcuni minuti, gli equipaggi del Commissariato, grazie anche alla precisa descrizione fisica diramata dalla locale sala operativa, hanno intercettato un giovane in viale Milano, nelle adiacenze degli uffici del locale Giudice di Pace, estremamente somigliante alla descrizione ricevuta dell’aspirante suicida. L’individuo, seduto su un marciapiede, teneva in mano una piccola bottiglia in plastica, ed aveva di fianco a sé un contenitore sospetto. Il giovane si è avveduto della presenza degli Agenti e con un movimento fulmineo si è portato la bottiglietta alla bocca.

Il poliziotto più vicino al ragazzo, avendo capito che si trattava proprio dell’aspirante suicida,  senza esitazione ha sferrato un colpo deciso a mano aperta alla bottiglia, facendola volare lontano. L’uomo, che mostrava alcuni segni sugli avambracci verosimilmente riconducibili a pregressi tentativi autolesionistici, ha cercato ovviamente di riprendere il possesso della bottiglietta, ma è stato bloccato dai poliziotti che, sul posto, hanno atteso l’arrivo dei sanitari per affidarlo alle opportune cure mediche.

Il contenitore di fianco al giovane è risultato essere una bottiglia di soda caustica (un comune disgorgante per lavandini), composta da una miscela da soda ed acqua, che, se ingerita, sarebbe con ogni probabilità risultata letale.

In ospedale, vigilato da sanitari e poliziotti, il giovane (già noto all’autorità sanitaria per pregressi tentativi di suicidio e da poco dimesso da una comunità di cura) è stato sottoposto a visita specialistica, in seguito alla quale è stato poi ricoverato nel reparto psichiatria.