Valbossa in Rosa, tutto pronto per la seconda edizione

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AZZATE, 23 giugno 2020-L’emergenza Covid-19 non ha spento il battito del cuore della Valbossa. Sono passati otto mesi, ormai, ma ancora è vivo il coinvolgimento suscitato da “Valbossa in Rosa” ad Azzate e negli altri nove comuni (Bodio Lomnago, Brunello, Buguggiate, Castronno, Cazzago Brabbia, Crosio della Valle, Daverio, Galliate Lombardo e Inarzo) che nell’ottobre dello scorso anno avevano aderito alla prima edizione della manifestazione tesa alla sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno. Due settimane di eventi avevano prodotto un risultato straordinario: erano stati raccolti 8.700 euro.

Fondi che il 12 novembre, nella sala consiliare del municipio di Azzate, erano stati consegnati alle rappresentanti di Caos (Centro Ascolto Operate al Seno – Onlus) e Andos (Associazione nazionale donne operate al seno – Comitato di Varese). Ebbene, grazie alla trasparenza assoluta delle due associazioni impegnate quotidianamente nella lotta contro il tumore al seno, gli organizzatori di “Valbossa in Rosa” – che nel frattempo si sono costituiti nella nuova associazione di promozione sociale denominata “In Valbossa”, con sede ad Azzate, in via Piave, 170 – hanno ricevuto un report dettagliato, ora a disposizione di tutti coloro che hanno collaborato e sostenuto la kermesse benefica.

I frutti della generosità della Valbossa sono stati utilizzati a sostegno dell’Alta Formazione Senologica degli Ospedali delle ASST Sette Laghi e Valle Olona, e del Centro di Ricerche in Senologia dell’Università dell’Insubria. Borse di studio, iscrizioni a congressi nazionali e internazionali, redazione di trattati medici, donazioni a favore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università dell’Insubria per l’attività di ricerca nell’ambito dell’Alta formazione in materia senologica del Centro di ricerche in Senologia dell’Università dell’Insubria diretto dalla professoressa Francesca Rovera: ecco i diversi ambiti nei quali i fondi raccolti sono stati utilizzati, sempre con l’unico obiettivo di continuare la dura battaglia contro il tumore al seno. Inoltre, proprio nel periodo dell’emergenza Covid-19, si è contribuito alla donazione di due ventilatori polmonari all’Ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate e si sono donati 550 camici all’Ordine delle professioni infermieristiche per l’attività nelle RSA della provincia di Varese.

Dunque, ricordando soprattutto gli Open Day di visite senologiche gratuite nel corso dei quali erano state quasi 150 le donne sottoposte a controllo medico, “In Valbossa” coglie l’occasione per rinnovare i propri ringraziamenti ai dieci Comuni patrocinatori ed ai loro sindaci, all’organizzazione di volontariato L’Alveare di Buguggiate, all’Associazione Commercianti di Azzate, al Gruppo di Azzate dell’Associazione Nazionale Alpini, alla sezione di Gazzada Schianno/Azzate dell’Associazione Nazionale Carabinieri e alla Pro loco di Azzate, ricordando di essere già impegnata nell’organizzazione della seconda edizione.

Le date e il cartellone dell’edizione 2020 saranno resi noti non appena si avranno certezze assolute sulla possibilità di garantire eventi in totale sicurezza, ma nel frattempo “In Valbossa” ha riunito sulla piattaforma Zoom i sindaci (o i loro delegati) dei dieci Comuni della prima edizione cui si sono aggiunti anche Morazzone e Mornago. L’idea, infatti, è di ampliare ulteriormente la rete di “Valbossa in Rosa”, con un cartellone di eventi e incontri più esteso (passando da due settimane a un mese intero), aumentando il numero dei Comuni coinvolti e, grazie al coinvolgimento della Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori), accrescendo parallelamente il numero degli Open Day di visite senologiche gratuite negli ambulatori comunali messi a disposizione dalle amministrazioni civiche che ci affiancheranno e sosterranno.

Fondamentale sarà poi la sinergia con l’Associazione Commercianti di Azzate e con gli esercenti di tutti gli altri centri aderenti al fine di colorare di rosa l’intero territorio rendendo così visibile l’impegno di tutti per sensibilizzare il maggior numero possibile di persone.