Acquisizioni straniere ai tempi di COVID-19: il Parlamento chiede concorrenza equa

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BRUXELLES, 25 giugno 2020-In un dibattito in plenaria il 17 giugno, gli eurodeputati hanno espresso preoccupazioni per le imprese straniere che ricevono sovvenzioni dai propri governi e che potrebbero ottenere un vantaggio competitivo sulle imprese europee o comprarle sfruttando le difficoltà finanziarie causate dalla pandemia.

Nella stessa giornata, prima del dibattito, la Commissione europea ha annunciato il lancio di una consultazione pubblica su come gestire gli effetti distorsivi causati dalle sovvenzioni estere nel mercato unico. Molti eurodeputati hanno preso la parola durante la plenaria per sostenere l’iniziativa, sottolineando la necessità di garantire una concorrenza equa.

La consultazione lanciata dalla Commissione riguarda le distorsioni generali di mercato dovute alle sovvenzioni estere. La consultazione si concentra anche sugli investimenti stranieri che facilitano l’acquisizione delle imprese dell’UE o che danno un vantaggio sleale nelle gare per gli appalti pubblici.

L’eurodeputato del Partito popolare europeo Christophe Hansen ha sottolineato che “la Cina non è l’unico paese a caccia di imprese indebolite dall’impatto della pandemia,” riconoscendo tuttavia che il paese è “l’elefante nella stanza.” Il deputato ha poi aggiunto: “Se vogliamo mantenere il sostegno pubblico per la nostra politica commerciale, doppiamo dotarla degli strumenti in grado di garantire concorrenza equa.”

“Gli effetti economici del coronavirus non possono essere usati per trarre profitto dalle imprese indebolite,” ha detto Agnes Jongerius durante il suo intervento in Aula. “Non possiamo semplicemente restare a guardare mentre le imprese ricevono sovvenzioni sleali che usano per comprare le nostre imprese,” ha aggiunto la deputata dei Socialisti e democratici.

“Immaginate una partita di calcio dove la squadra ospite segue regole molto più semplici rispetto alla squadra di casa,” ha detto Stéphanie Yon-Courtin, eurodeputata di Renew Europe. “Che senso ha guardare la partita se sappiamo già in partenza chi vincerà?”

In una relazione sulla politica di concorrenza dell’UE redatta dalla deputata Yon-Courtin e adottata durante la plenaria del 18 giugno, gli eurodeputati hanno sottolineato che occorre salvaguardare le imprese e le attività fondamentali dell’UE dalle acquisizioni ostili.

Alcuni eurodeputati hanno chiesto di rafforzare le regole sul monitoraggio degli investimenti stranieri diretti nell’UE. L’Unione europea ha adottato un quadro normativo in merito nel 2019. L’obiettivo è fare in modo che gli investimenti esteri non rappresentino una minaccia per le infrastrutture strategiche e non diano accesso a informazioni sensibili o tecnologie chiave dell’UE. Le regole entreranno in vigore a ottobre 2020.

“In questo momento i governi europei stanno facendo tutto il possibile per aiutare le imprese a superare i danni causati dal coronavirus,” ha detto la vicepresidente esecutiva della Commissione Margrethe Vestager, aggiungendo che “lo fanno in maniera controllata, lo fanno in maniera trasparente.” La vicepresidente, responsabile della politica di concorrenza, ha messo in luce la mancanza di trasparenza negli investimenti stranieri: “Il motivo per cui dobbiamo affrontare la questione delle sovvenzioni straniere è perché non abbiamo controllo, non abbiamo trasparenza e per questo oggi ci opponiamo.”