VARESE, 1 luglio 2020- La minoranza di centrodestra ha deciso di non presentarsi, questa sera, alla seduta della Commissione Urbanistica del Comune di Varese.
“Un segno di protesta per lo scarsissimo tempo che la giunta ci ha dato per analizzare la fitta documentazione sul masterplan dell’area delle stazioni” spiega il capogruppo della Lega, Fabio Binelli, che ha deciso di “boicottare” la seduta insieme con il consigliere di Forza Italia, Mimmo Esposito, e il capogruppo della Lista Orrigoni, Valerio Vigoni.
“L’assessore del Pd Andrea Civati ha impiegato ben quattro anni, dal 2016 ad oggi, per partorire il masterplan delle stazioni, basandosi su studi e ricerche già svolti dalla precedente amministrazione di centrodestra. E adesso pretende che in due giorni le opposizioni si leggano oltre 350 pagine, dense di indici e di previsioni urbanistiche che intervengono sulla più ampia zona di riqualificazione della città” sottolinea Binelli.
“Alla richiesta di dare maggior tempo alla commissione per rispetto al consiglio comunale, Civati ha risposto con aria annoiata che non lo appassiona troppo la difesa del consiglio e della commissione urbanistica. Si tratta di una grave mancanza di rispetto nei confronti di tutti i consiglieri comunali e, soprattutto, dell’intera cittadinanza, che eleggendo i propri rappresentanti in consiglio comunale esercita la sua volontà popolare. In questo modo, Civati offende tutti i cittadini e fa capire chiaramente come la giunta di cui fa parte si muove senza favorire il confronto e la condivisione su decisioni fondamentali per il futuro di Varese” aggiunge il capogruppo leghista.
E prosegue: “Ricordo che il documento necessiterebbe di una verifica approfondita, dal momento che la stessa Arpa ha rimarcato la necessità di attuare nuove valutazioni ambientali, sottolineando l’assenza di scenari previsionali corretti, carenze sotto il profilo viabilistico e della ciclabilità e sulla invarianza idraulica”.
Ma non finisce qui.
“Nel masterplan mancherebbe la previsione degli abitanti insediabili e un corretto quadro della sostenibilità energetica, venendo usati dati del 2003 – continua l’esponente del Carroccio – dal punto di vista urbanistico, la previsione che sull’intero comparto siano possibili altezze dei fabbricati comprese tra i 20 e i 28 metri (equivalenti a 7-9 piani), con indici volumetrici fino a 5 metri cubo per ogni metro quadro (10 volte quanto previsto nelle altre aree), fa sospettare che si voglia accelerare quella che sembra una vera e propria colata di cemento in assenza di effettivi vantaggi pubblici, costituiti da una striscia di parco in pendenza attraversata da una strada ad alto scorrimento (ribattezzata fantasiosamente “strada-parco”)”.
“Manca infine totalmente la previsione di riempire quello spazio di funzioni pubbliche qualificate. Uno spazio peraltro già compromesso dalla scelta della giunta Galimberti di costruire il centro anziani al posto del parcheggio di interscambio di piazzale Kennedy” conclude Binelli.