SOMMA LOMBARDO/MALPENSA, 17 luglio 2020-I finanzieri del Gruppo di Malpensa hanno individuato una spedizione di circa 2 kilogrammi di pregiato caffè colombiano e scoperto più di 130 grammi di cocaina abilmente occultata dentro i chicchi. L’italiano che ha tentato di importare la droga è stato arrestato in provincia di Firenze.
Le Fiamme Gialle di Malpensa, nell’ambito dei controlli sulle merci in entrata via aerea effettuati in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno selezionato una spedizione espressa proveniente dalla Colombia e indirizzata ad un tabaccaio della provincia di Firenze.
I finanzieri si sono insospettiti per il nome di fantasia del destinatario della merce
Grazie ad un attento controllo fisico della merce, i finanzieri hanno notato che, tra i chicchi di caffè, erano mischiati oltre 500 chicchi richiusi abilmente con nastro adesivo scuro. Una volta tolto il nastro, i finanzieri hanno scoperto che quei chicchi erano stati completamenti svuotati e “farciti” di pura cocaina bianca.
L’attività di polizia giudiziaria, diretta e coordinata dalle Procure della Repubblica di Busto Arsizio e di Firenze, si è conclusa, in collaborazione con l’unità cinofila del Gruppo Firenze e i finanzieri della Tenenza di Pontassieve con la cd “consegna controllata” del pacco e l’arresto di un cittadino italiano iscritto all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.) proprio in Colombia (a Medellin). M.I. di circa 50 anni, di professione dichiarata “chef” ma attualmente disoccupato e già gravato da precedenti per droga, è arrivato in bicicletta dal tabaccaio – formale destinatario della merce ma di fatto mero punto di ritiro di pacchi per conto terzi – e ha ritirato il suo pacco. Immediatamente bloccato dai finanzieri, è stato tratto in arresto in flagranza di reato.
Proseguono così i controlli sui passeggeri, sui bagagli e sulle merci spedite per via aerea con i sequestri dei militari della Guardia di Finanza e dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane che non si sono mai interrotti, neanche nel periodo del lockdown.