VERBANIA, 20 luglio 2020-L’amministrazione comunale di Verbania non ha preso molto bene il recente rapporto Carovana delle Alpi 2020 di Legambiente, che boccia clamorosamente la città sul Lago Maggiore per il fatto di avere costruito a Fondotoce una pista per biciclette BMX, pare senza il corretto rispetto per l’ambiente e nonostante le polemiche dei mesi scorsi da parte di alcune associazioni ambientaliste.
Da qui la risposta della stessa amministrazione <<Nel rapporto di Carovana delle Alpi 2020 di Legambiente, emerge chiaramente che l’attribuzione delle bandiere verdi o nere non viene fatta sulla base di una classifica derivante da punteggi attribuiti a specifici e oggettivi indicatori ambientali (come avviene ad esempio per Ecosistema Urbano della stessa Legambiente), bensì deriva da una raccolta di pratiche segnalate a vario titolo sul territorio nazionale, e poi valutate in maniera assolutamente discrezionale.
La bandiera nera data a Verbania da Legambiente in questi giorni, per la costruzione di una pista per BMX (biciclette!) a Fondotoce, è una scelta quindi discrezionale e non basata su dati o indicatori oggettivi>>.
Protesta che continua evidenziando come <<a Fondotoce si costruirà infatti una pista per biciclette BMX, una struttura per il tempo libero a inquinamento zero! Non è forse adatta ad una città turistica e sportiva come la nostra? Fatta tra l’altro da investitori privati, in una zona collegata da una fitta rete di piste ciclo pedonali, senza parcheggi previsti sul Toce.
Crediamo che sia importante dare bandiere e voti solo sulla base di dati oggettivi e numericamente attendibili. Crediamo che additare una pista per biciclette come un’opera da bandiera nera suoni come strumentale e un evidente errore di merito.
Ricordiamo, inoltre, le decine di buone pratiche che ha Verbania, premiate dalla stessa Legambiente nella sua classifica di Ecosistema Urbano: il bando Amianto (uno dei pochi comuni che lo ha fatto), il bando Energia dal 2017, il progetto del Polo del Riuso, i progetti già finanziati sui due torrenti della città pensati per la riqualificazione e ricucitura sul territorio, senza dimenticare le politiche virtuose sulla raccolta rifiuti e l’impegno per le piste ciclabili e una città più a misura d’uomo.
Una bandiera nera per un impianto per biciclette e il tempo libero, formulata con alcune informazioni non corrispondenti alla realtà, crediamo sia un giudizio che, anche per qualsiasi cittadino, fa perdere a Legambiente credibilità>>.
In conclusione <<speriamo che vogliano recuperare l’evidente errore commesso che sa di strumentalità e avversione agli investimenti privati.
Legambiente può visitare Verbania quando vuole per sincerarsi davvero della maglia giusta che indossiamo>>.