Varese, saldi anticipati e nuove regole di mercato

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VARESE, 22 luglio 2020-In seguito alla Conferenza delle Regioni tenutasi lo scorso 20 Luglio, che sancisce la possibilità, per tutte le Regioni, di anticipare la data di inizio dei Saldi Estivi, Regione Lombardia è in procinto di anticipare la partenza al prossimo 25 Luglio.

Confesercenti Lombardia aveva apprezzato e condiviso la proposta dello spostamento
al primo Agosto dell’avvio dei Saldi Estivi: il 2020 è stato un anno particolarmente
difficile per il comparto non alimentare che, a causa del lungo periodo di chiusura delle
attività, ha subito un grave calo del fatturato.
Tale periodo di chiusura ha generato ingenti perdite, che sono dovute anche alla forte
incidenza del valore commerciale della merce dipendente dalla stagionalità della stessa.
I dati ISTAT pubblicati ultimamente segnalano, mettendoli a confronto con i dati
corrispondenti dell’anno precedente, un crollo del -20.6% delle vendite del comparto
non alimentare, con le diminuzioni maggiori che riguardano il settore
dell’abbigliamento, che segna una diminuzione del -38.1%, e delle calzature, che
vedono una diminuzione del -34.8%. A crescere, invece, è il comparto del commercio
elettronico, che registra un aumento del 41%.
Sulla base di quanto segnalato, dunque, la decisione presa dalla Conferenza delle Regioni
di anticipare i Saldi non è da considerarsi risolutiva per quanto riguarda il comparto delle
vendite non alimentari, in quanto è viva la necessità di aiuti più organici volti a
salvaguardare l’importante patrimonio economico e professionale rappresentato dal
settore intero.
E’, dunque, fondamentale vengano adottate nuove regole di mercato, che tengano in
considerazione, oltreché la grave crisi dovuta all’emergenza sanitaria Covid-19, il cambio
radicale che il mercato sta vivendo e che ridiano nuova stabilità al comparto del
commercio non alimentare.
Di seguito, le regole da seguire in Lombardia per quanto riguarda le informazioni da
fornire ai clienti durante il periodo dei Saldi:
-è sempre obbligatorio esporre il prezzo di partenza e la percentuale di sconto,
mentre l’indicazione del prezzo finale è facoltativa;
-il negoziante deve assicurarsi di garantire informazioni veritiere in tutte le
comunicazioni, sia in negozio che nelle pubblicità esterne;
– i prodotti in saldo devono essere separati da quelli a prezzo pieno o, se questo
non fosse possibile, devono essere indicati chiaramente.
Quanto alle politiche sul reso e sui prodotti difettosi, valgono poi le ordinarie norme
vigenti.