VARESE, 23 luglio 2020- di GIANNI BERALDO-
Alla fine ha fondato un suo partito remando contro le logiche economiche e politiche dell’Europa.
Stiamo parlando del giornalista e senatore varesino Gianluigi Paragone che oggi a Roma ha presentato ufficialmente “No Europa per l’Italia – Italexit con Paragone”.
Nome lunghissimo difficile pure creare un acronimo per brevitá, oltre a colpire il fatto di utilizzare il suo nome giá nel titolo.
Eletto senatore nel 2018 con Movimento 5 Stelle (dopo aver frequentato per anni la Lega Nord), fin da subito si é scontrato apertamente con nomi di peso di M5S come l’attuale ministro degli Esteri Luigi Di Maio mentre ottimo il feeling Luidi Di Battista, tra i nomi storici del movimento senza (apparentemente almeno) incarichi politici importanti.
Diverbi che hanno portato Paragone ad abbandonare i grillini per far parte del Gruppo Misto.
«Questo é un partito partito di chi vuole liberare il nostro Paese dalla gabbia dell’Unione Europea e della moneta unica oltre a volere recuperare la sovranità monetaria», questo il manstra del suo fondatore che aggiunge che Italexit punta fermamente nell’uscita dell’Italia dall’Europa.
Paragone vuole partire subito alla grande e senza troppi fronzoli, candidando Monica Lozzi, presidente del VII Municipio di Roma e anch’essa ex di M5S, alla prossima corsa per sindaco della Capitale.
La stessa Lozzi che suo profilo facebook oggi dichiara «Oggi è il giorno in cui esco dal “Movimento 5 stelle”. Oggi è il giorno in cui mi lascio alle spalle l’amarezza e la delusione di aver creduto in un sogno mandato in frantumi da una classe dirigente non all’altezza e priva di ogni vera visione politica e capacità di ascolto.
Oggi esco da un partito che ha disatteso gran parte delle sue istanze, illudendo i cittadini di poter e voler davvero cambiare le cose in questo Paese».
Cosí ha deciso di ripartire con Italexit.
Vogliono sfasciare l’Europa, puntano sui disperati e sui conflitti delle grandi potenze. Ci daranno lacrime e sangue e ci pagheranno con una montagna di carta straccia, stampata a vagonate e chiamata lira; Ci renderà schiavi dei debitori internazionali che ci compreranno a quattro soldi. Altro che orgoglio nazionale!! Conteremo zero, ma forse lui pensa ad una dittatura che ci isola dal mondo rimandandoci tutti in campagna, senza riscaldamenti e vivendo di pane e vino.
Figuriamoci che fiducia si può avere di un “senatore” che passa dalla Lega al Movimento 5 stelle per potersi garantire solo un futuro economico con i Nostri soldi.
Un altro Giullare da pagare…. Vergogna