Attilio Fontana indagato per la vicenda camici: ”Sono certo dell’operato della Regione che rappresento con responsabilitá”

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Il presidente Attilio Fontana

VARESE, 25 luglio 2020- Alla fine anche il Presidente della regione Attilio Fontana é ststo iscritto nell’elenco degli indagati in merito alla ben e triste nota vicenda riguardante fornitura da mezzo milione di euro di camici e altro materiale di protezione anti-coronavirus, da parte della società Dama spa, gestita dal cognato Andrea Dini e di cui la moglie, Roberta Dini, detiene una percentuale del 10%.

Accertamenti ovviamente ancora in corso in merito al presunto coinvolgimento di Fontana, lo stesso governatore che sulla sua pagina facebook scrive “Da pochi minuti ho appreso con voi di essere stato iscritto nel registro degli indagati. Duole conoscere questo evento, con le sue ripercussioni umane, da fonti di stampa”‘. Presidente che poi aggiunge sempre su fb “Sono certo dell’operato della Regione Lombardia che rappresento con responsabilità”.

“Quando è venuto a sapere della fornitura, per evitare equivoci gli ha detto di trasformarla in donazione e lo scrupolo di aver danneggiato suo cognato lo ha indotto in coscienza a fare un gesto risarcitorio”: lo ha spiegato all’ANSA Jacopo Pensa, legale di Attilio Fontana, indagato per frode in pubblica fornitura nell’inchiesta relativa ai camici alla Regione Lombardia. Questo risarcimento, ha spiegato Pensa, “è rimasto lettera morta”. “Non sono in grado di capire dove sia il reato ma i pm sanno quello che devono fare ed evidentemente sono state fatte indagini che hanno implicato l’iscrizione a garanzia dell’indagato”, ha concluso.

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